UniCredit Spa ha comunicato lunedì che il consiglio di amministrazione ha approvato il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM Spa per EUR10,1 miliardi, interamente in azioni.
“L’offerta è autonoma e indipendente dall’investimento effettuato da UniCredit nel capitale sociale di Commerzbank”, precisa la società in una nota che aggiunge di aver preso atto dell’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding Spa recentemente annunciata da Banco BPM Vita Spa.
Il progetto mira infatti “a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati principali del gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia. La natura complementare delle attività sia in termini di aree geografiche che di segmenti di clientela, unita alla dimostrata capacità di esecuzione di UniCredit, fanno sì che il consiglio di amministrazione ritenga che l’operazione rappresenti un rischio di esecuzione gestibile”.
La redditività del gruppo combinato beneficerà di sinergie di costo al lordo delle imposte stimate in circa EUR900 milioni all’anno a regime - pari a circa il 14% della base di costo italiana del gruppo combinato al 2023 -, da realizzare attraverso misure volte a migliorare la redditività del gruppo combinato, efficienza operativa, anche attraverso programmi di formazione e riqualificazione.
Ciò si aggiunge alle sinergie di ricavo al lordo delle imposte stimate in circa EUR300 milioni, da ottenere rafforzando l’offerta di prodotti e servizi, integrando pienamente le fabbriche prodotto di Banco BPM e migliorando la tecnologia.
Nell’ambito dell’operazione, “il gruppo prevede attualmente oneri di integrazione per circa EUR2,0 miliardi al lordo delle imposte da sostenere nel corso del primo anno, e rettifiche su crediti aggiuntive per circa EUR800 milioni al lordo delle imposte, che consentiranno un miglioramento del rapporto di copertura dei crediti deteriorati e delle esposizioni in bonis di Banco BPM”.
Il rapporto di concambio è stato fissato a EUR0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione esistente di Banco BPM, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a EUR6,657 per azione, e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali del 22 novembre.
Questo rappresenta un premio di circa 15% rispetto al prezzo undisturbed del 6 novembre - circa 20% se aggiustato per gli acconti sul dividendo già distribuiti a novembre da entrambe le banche -, prima dell’annuncio dell’offerta di acquisto di Anima.
L’esecuzione dell’offerta di scambio, secondo le previsioni, sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.
Se completata, “la transazione consentirà a UniCredit di accelerare ulteriormente la realizzazione di una crescita di qualità, sostenibile e di lungo termine. Rafforzerà sostanzialmente la sua posizione in Italia assicurando allo stesso tempo gli investimenti per la clientela, nei canali di distribuzione e nella tecnologia di Banco BPM.
Inoltre, continuerà “l’impegno di UniCredit a garantire un livello sostenibile e tra i migliori nel settore di distribuzione a lungo termine agli azionisti e a mantenere un robusto rapporto di capitale di almeno il 13%”.
Nello specifico, “UniCredit prevede un accrescimento dell’utile per azione per una percentuale high single digit entro due anni dalla conclusione dell’offerta di scambio, incorporando le sinergie di ricavi e di costi a regime; l’offerta soddisfa i rigorosi parametri finanziari di UniCredit per le transazioni inorganiche, con un ritorno sull’investimento aggiustato per il rischio di oltre il 15%; risultano confermati la politica di distribuzione dei dividendi e il dividendo per azione per il 2024, come da guidance. Il restante programma di riacquisto di azioni proprie del 2024 sarà avviato dopo la chiusura dell’offerta, prevista a giugno. Per quanto riguarda la distribuzione del dividendo, “la sola acquisizione di Banco BPM non influisce sull’ambizione di una distribuzione media annua totale nel 2025 e 2026 maggiore rispetto al 2024”.
Infine, UniCredit mantiene un rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti netti, attorno all'1,5% - dati pro-forma terzo trimestre - in seguito alle iniziative sulla qualità dell’attivo già previste nel piano di integrazione.
La società ha chiarito nella nota che l’offerta resta condizionata all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e alle condizioni indicate nell’odierna comunicazione.
UniCredit ha chiuso venerdì in rosso dell'1,9% a EUR38,09 mentre Banco BPM ha terminato la seduta in calo dell'1,3% a EUR6,64 per azione.
Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter
Copyright 2024 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.
L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.