La notizia della nomina di Robert F. Kennedy Jr. a segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), nel secondo mandato alla Casa Bianca di Donald Trump, è di una decina di giorni fa. Ma perché questa scelta potrebbe avere effetti negativi per Novo Nordisk NOVO B ed Eli Lilly LLY? RFK Jr. è un forte sostenitore della sanità pubblica ed è scettico sui benefici dei vaccini e dei farmaci contro l’obesità. Quindi, se la sua nomina dovesse essere confermata dal Senato americano, RFK Jr. potrebbe utilizzare la sua posizione per apportare modifiche a diverse delle 13 divisioni dell’HHS.
Poiché l’HHS comprende la Food and Drug Administration (l’agenzia federale che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) e i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention, CDC), un segretario dell’HHS scettico nei confronti dei vaccini e dei farmaci contro l’obesità potrebbe lavorare per erodere la fiducia del pubblico, ritardare l’approvazione di nuovi vaccini e impedire ai CDC di raccomandare qualsiasi vaccino che superi il processo di approvazione.
Cosa cambierebbe con RFK Jr.?
Riteniamo che diverse divisioni dell’HHS potrebbero subire cambiamenti che interesserebbero le aziende esposte all’industria biofarmaceutica, come Novo Nordisk ed Eli Lilly. Per quanto riguarda la FDA, RFK Jr. potrebbe ridurre l’efficienza della divisione eliminando importanti finanziamenti e ridimensionando il personale, potrebbe decidere di limitare la pubblicità diretta ai consumatori e di indebolire la sua autorità con la minaccia di annullare le decisioni sull’approvazione di nuovi farmaci. Presso i Centers for Medicare&Medicaid Services (responsabili per la sorveglianza dei programmi di assistenza sanitaria finanziati dal governo: Medicare and Medicaid), potrebbe gestire progetti dimostrativi/pilota per abbassare i prezzi dei farmaci di marca. Al CDC, RFK Jr. potrebbe ridurre il potere della divisione di fornire raccomandazioni nazionali sulle vaccinazioni. Presso i National Institutes of Health, ci aspetteremmo un significativo turnover del personale e un minore sostegno alla ricerca sponsorizzata dal governo.
In un editoriale di settembre del Wall Street Journal in cui esprimeva il suo sostegno a Trump, RFK Jr. ha sottolineato in particolare due azioni contro le aziende biofarmaceutiche: l’eliminazione della pubblicità diretta ai consumatori e la riduzione dei prezzi dei farmaci statunitensi per avvicinarli a quelli internazionali.
Inoltre, il lavoro di RFK Jr. nell’ambito dell’associazione no-profit Children’s Health Defense ha evidenziato il suo scetticismo nei confronti della sicurezza dei vaccini per l’infanzia e ha espresso la sua sfiducia nei confronti del coinvolgimento del governo nello sviluppo dei vaccini anti-covid e della loro sicurezza.
Detto questo, riteniamo che Trump abbia dimostrato nel precedente mandato il suo sostegno all’innovazione anche attraverso la creazione di un nuovo Dipartimento per l’Efficienza del Governo. Per questo riteniamo che difficilmente sosterrà alcuni dei potenziali sforzi di RFK Jr. per rallentare l’innovazione dei vaccini o rimuovere l’immunità dalle controversie per i produttori di vaccini. Più in generale, la nomina di RFK Jr. è in netto contrasto con il sentimento generalmente favorevole alle imprese che circonda la piattaforma di Trump, compresa la nomina di Vivek Ramaswamy a un ruolo nel Dipartimento per l’efficienza del governo che probabilmente cercherà di aprire la strada a una minore regolamentazione delle agenzie come la FDA.
La riduzione dei prezzi dei farmaci esistenti e l’annullamento delle decisioni sulle approvazioni di nuovi prodotti ci sembrano esiti meno probabili. Ma se dovessero concretizzarsi rischierebbero di avere ripercussioni importanti su Novo Nordisk ed Eli Lilly. In Europa, infatti, i farmaci per il diabete e l’obesità sono significativamente più economici che negli Stati Uniti, in molti mercati del Vecchio continente sono pari a un quarto dei prezzi Usa e in alcuni casi sono addirittura più bassi.
Novo Nordisk ed Eli Lilly già sopravvalutate
I rischi derivanti dalla nomina di RFK Jr. si sommano a un contesto già rischioso per chi investe in Novo Nordisk ed Eli Lilly, poiché questi titoli appaiono ampiamente sopravvalutati rispetto al loro fair value. Per sostenere le attuali valutazioni di Borsa di Eli Lilly e Novo Nordisk, la penetrazione del mercato USA dei farmaci GLP-1 (noti anche come agonisti del GLP-1, una classe di farmaci ipoglicemizzanti utilizzati nel trattamento del diabete di tipo 2) per il trattamento dell’obesità dovrebbe raggiungere quasi il 75%, la penetrazione del mercato internazionale degli stessi farmaci dovrebbe sfiorare il 25% e il calo dei prezzi non dovrebbe superare il 5%. Questi alti tassi di penetrazione con cali di prezzo più moderati ci sembrano molto improbabili. Inoltre, perché i due titoli possano essere considerati a sconto, rispetto alle attuali quotazioni di Borsa, Lilly e Novo dovrebbero mantenere quasi il 95% del mercato fino al 2031, il che sembra altamente improbabile data la crescente pressione competitiva. Nei prossimi tre o quattro anni, ci aspettiamo che i farmaci per l’obesità di nuova generazione di Roche, Amgen, Pfizer, AstraZeneca, Boehringer e di alcune private company come Viking e Structure conquisteranno probabilmente quote di mercato ed eserciteranno una pressione al ribasso sul prezzo dei farmaci.
l GLP-1 (glucagon-like peptide 1) è un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione di glucagone da parte del pancreas. Il suo rilascio avviene dopo il pasto, entrando quindi in azione solamente quando la glicemia sale per effetto dei carboidrati introdotti col cibo. Per questo motivo non causano ipoglicemia.
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