3 errori di investimento da evitare nel 2025

La paura di aver perso il rally dei mercati e la convinzione che i titoli vincenti oggi lo saranno anche il prossimo anno sono tra gli errori di investimento da non fare.

Sara Silano 11/12/2024 | 08:22
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Il rally dei mercati azionari sembra non avere fine e gli investitori hanno la sensazione di non correre molti rischi nel cavalcarlo. Tuttavia, tre errori di investimento potrebbero rovinare la festa nel 2025.

Errore di investimento n. 1: pensare che i rendimenti del mercato azionario del 2024 si ripeteranno

Le azioni statunitensi hanno nuovamente superato il resto del mondo nel 2024, alimentate dalla forte performance dei titoli che beneficiano del boom dell’intelligenza artificiale (IA) e dalla prospettiva di tassi di interesse più bassi. Il Morningstar US Market Index è salito del 33,7% in valuta locale, rispetto a un aumento del 18,9% del Morningstar Global Markets Index (al 30 novembre). In Europa, i titoli italiani hanno superato il resto del continente per il secondo anno consecutivo, grazie al settore bancario.

La prima cosa che potrebbe venire in mente è quella di puntare ancora sulle azioni statunitensi o italiane. In fondo, se hanno fatto bene negli ultimi anni, perché non dovrebbero continuare a salire? Questo modo di pensare guarda al passato e restringe le scelte di investimento.

“Quando gli investitori guardano indietro a ciò che è accaduto sui mercati, spesso trovano più facile razionalizzare e fornire spiegazioni per ogni sviluppo, anche se prima non erano in grado di individuare i segnali”, spiega Nicolò Bragazza, associate portfolio manager di Morningstar Investment Management.

Questo è pericoloso perché presuppone che il futuro sia prevedibile. “Questa razionalizzazione ex-post potrebbe indurre a pensare che anche il futuro si trovi su un’unica strada possibile, spingendo gli investitori a rimanere meno diversificati di quanto sarebbe opportuno. Tuttavia, il futuro è solo un singolo evento tra un gran numero di altri possibili esiti e, data la radicale incertezza in cui si trovano gli investitori, è sempre meglio pensare al futuro come a un insieme di percorsi potenzialmente diversi e prepararsi di conseguenza”, aggiunge Bragazza.

Errore di investimento n. 2: i titoli vincenti sono sempre gli stessi

Al primo errore è associata l’ipotesi che i titoli vincenti nel 2024 lo saranno anche nel 2025.

L’intelligenza artificiale continua a dominare il sentiment degli investitori e i titoli legati all’IA sono saliti alle stelle negli ultimi anni. Nvidia NVDA è cresciuta del 192% nell’anno in corso e la domanda per le sue GPU è così alta che l’offerta non riesce a tenere il passo. Le piattaforme di cloud hosting come quelle di Amazon.com AMZN, Alphabet GOOGL e Microsoft MSFT continuano a registrare un aumento della crescita ad un ritmo sempre più sostenuto.

I magnifici sette titoli - tra cui anche Apple AAPL, Meta Platform META e Tesla TSLA - hanno registrato grandi guadagni nel 2024, dopo un forte 2023. Forse vi state chiedendo: “Perché dovrei cercare investimenti altrove quando questi titoli stanno andando così bene?”.

“La tendenza a pensare che i vincitori debbano continuare a vincere si chiama ‘fallacia della mano calda’ (hot hand fallacy in inglese) e, sebbene possa funzionare in alcuni casi, non è una strategia valida per ottenere buoni risultati a lungo termine”, afferma Bragazza.

“Questa fallacia va contro l’idea che le cose tornino alla media e, pertanto, espone gli investitori a rischi significativi se il sentiment si inverte e i vincitori diventano perdenti. E quando si parla di IA, anche se nessuno mette in dubbio che si tratti di una tecnologia dirompente con il potenziale di cambiare la nostra vita quotidiana, trovare i principali beneficiari è molto difficile e i vincitori di oggi potrebbero non essere i maggiori vincitori di domani”, precisa ancora Bragazza.

Errore di investimento n. 3: la paura di essere tagliati fuori dalla festa

È una buona idea buttarsi sul mercato adesso?

“Con i mercati ai massimi storici alla fine del 2024, alcuni investitori rimpiangono di non aver rischiato abbastanza e, per compensare i guadagni mancati, potrebbero buttarsi sui mercati inseguendo il rally a valutazioni molto elevate. Questo comportamento è chiamato FOMO, fear of missing out, ovvero paura di essere tagliati fuori, in quanto gli investitori che sono arrivati tardi alla festa sentono il bisogno di partecipare”, afferma Bragazza.

“L’ansia di perdere ulteriori guadagni li porta a prendere decisioni di investimento sbagliate che possono compromettere i rendimenti futuri del portafoglio. Dopo un forte rally, fare un passo indietro per rivalutare le opportunità di investimento può essere un esercizio molto utile e un modo per posizionare il portafoglio per ottenere guadagni migliori in futuro”, conclude Bragazza.


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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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