Nel corso del 2024 sono stati 54 gli exchange-traded fund domiciliati in Europa che hanno ottenuto un Morningstar Rating di cinque stelle (alcuni dei quali erano in precedenza sotto i tre anni di vita, quindi senza rating, la maggior parte invece aveva un giudizio inferiore alla fine del 2023). Un dato in leggero aumento rispetto all’anno scorso, che almeno in parte rispecchia la storica difficoltà dei gestori attivi rispetto alle strategie passive.
Secondo l’ultimo Active/Passive Barometer di Morningstar, infatti, solo il 33% dei gestori azionari attivi ha sovraperformato quelli passivi tra luglio 2023 e giugno 2024. Nel reddito fisso, invece, i fund manager hanno fatto decisamente meglio, con una media del 58% che ha sovraperformato i concorrenti indicizzati nello stesso periodo.
Il Morningstar Star Rating ha lo scopo di individuare l’eccellenza. Le cinque stelle vengono assegnate solo al miglior 10% dei fondi all’interno di ogni categoria in termini di Morningstar Risk-Adjusted Return (rendimento aggiustato per il rischio). Le categorie includono sia i fondi attivi sia quelli passivi.
Qui sottola tabella con i primi 10 replicanti per patrimonio gestito tra quelli che hanno ottenuto le cinque stelle nel corso di quest’anno (i dati sono al 10 dicembre 2024).
Le categorie che hanno visto i maggiori cambiamenti sono state quelle azionarie (44 su 54) e in particolare quelle azionarie Europa large-cap blend, con sette nuove strategie a 5 stelle, e dell’eurozona large-cap, con 4. Non a caso, sempre il barometro attivi/passivi di Morningstar, ci dice che “i mercati azionari europei sono stati più volatili nel primo semestre 2024” e che “i gestori attivi hanno faticato, solo il 20% di loro ha battuto i concorrenti passivi a un anno”. Tra le strategie che hanno ottenuto le 5 stelle, le più importanti come masse gestite sono l’iShares Core EURO STOXX 50 ETF EUR (CSSX5E) e l’Xtrackers MSCI Europe ESG UCITS ETF 1C (XZEU).
Seguono poi i fondi azionari dedicati al mercato azionario americano (2 large-cap blend, 3 large-cap value), al settore dei consumi discrezionali, ai titoli A-shares cinesi e al mercato giapponese.
Lato obbligazionario, nel 2024 abbiamo visto sette nuovi ETF a 5 stelle, in un gruppo molto eteregeneo. Solo due strategie infatti fanno parte della stessa categoria, quella dei fondi obbligazionari governativi breve termine USD.
Da segnalare anche due ETF attivi bilanciati di Vanguard che hanno ottenuto il massimo Morningstar rating nel corso dell’anno: il Vanguard LifeStrategy 80% Equity UCITS ETF (VNGA80) e il Vanguard LifeStrategy 60% Equity UCITS ETF (VNGA60).
Di seguito, invece, elenchiamo i sette ETF che hanno effettuato il maggior balzo nell’anno, passando dall’avere un Morningstar Rating di due stelle (in un caso) e di tre stelle (negli altri sei casi) a fine 2023 ad aver ottenuto le 5 stelle a dicembre 2024.
Da segnalare che l’Amundi Global Corp SRI 1-5Y UCITS ETF DR (UBBB) era addirittura sceso a una sola stella nel giugno 2024, per poi chiudere l’anno con un Morningstar Star Rating di 5 stelle.
Simili “salti” sono spesso causati da differenze nell’allocazione rispetto ai concorrenti attivi. Ad esempio, il portafoglio dell’iShares Dow Jones Indust Avg ETF USD Acc (CSINDU) è sovrappesato nei servizi finanziari e negli industriali rispetto alla media della categoria, rispettivamente di 10,9 e 5,7 punti percentuali. I settori con una bassa esposizione rispetto ai pari di categoria sono invece la tecnologia e i servizi di comunicazione, sottopesati rispetto alla media del 13,7 e del 6,6% del patrimonio.
L’ETF Amundi Global Corp SRI 1-5Y (UBBB), invece, rispetto ad altri fondi della categoria obbligazionari corporate globali, mantiene una duration media effettiva significativamente inferiore, pari a 2,6 anni rispetto ai 5 anni della categoria. Quanto più breve è la duration di una strategia, tanto meno è sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse. Questo fondo dovrebbe guadagnare il 2,6% del suo valore patrimoniale netto se i tassi di interesse scendono di un punto percentuale, e viceversa.
A livello di emittenti, infine, iShares è la casa di gestione che ha visto più ETF (14) ottenere le 5 stelle nel corso dell’anno, seguita da Amundi (8) e Xtrackers (7).
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