I titoli azionari statunitensi sono crollati mercoledì pomeriggio, 18 dicembre, dopo che la Federal Reserve ha drasticamente ridotto le previsioni di taglio dei tassi di interesse nel 2025. Il Morningstar US Market Index ha perso più del 3%, con la maggior parte delle perdite che si sono verificate dopo l’annuncio della decisione della Fed sui tassi di interesse. In particolare i titoli growth hanno registrato perdite importanti, con il Morningstar US Large Growth Index che ha perso quasi il 4%.
Le perdite hanno fatto seguito a mesi di performance da record del mercato azionario, con guadagni alimentati dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale, da un’economia forte, da un’ampia crescita degli utili e dalle aspettative di taglio dei tassi. Prima delle perdite di mercoledì, l’indice del mercato statunitense era salito del 28% circa nel 2024.
Perché le azioni stanno scendendo con un minor numero di tagli dei tassi?
“L’andamento dei mercati azionari può essere attribuito all’aggiornamento delle previsioni della Fed che prevede un minor numero di tagli nel 2025”, spiega Dominic Pappalardo, chief multi-asset strategist di Morningstar Investment Management. In generale, spiega Pappalardo, l’aumento dei tassi di interesse può erodere i margini di profitto. Ciò danneggia le valutazioni e i prezzi dei titoli, motivo per cui i mercati tendono a rallegrarsi quando la banca centrale allenta la politica. I tassi più alti tendono anche a ridurre la disponibilità degli investitori a pagare per gli utili futuri, il che, secondo l’esperto, fa apparire più interessanti altre opzioni di investimento meno volatili come i Treasury statunitensi.
La Fed ha ridotto il tasso di interesse di riferimento dello 0,25% mercoledì, portando il tasso target dei federal-funds a un intervallo di 4,25%-4,50%. Si tratta di un’attenuazione di un intero punto percentuale da quando la banca centrale ha iniziato a tagliare i tassi a settembre, ma gli investitori si aspettavano ampiamente questa mossa.
Meno attese sono state le prospettive di politica monetaria per il 2025. I membri del Federal Reserve Open Markets Committee hanno ridotto le loro aspettative collettive di taglio dei tassi alla metà di quanto previsto a settembre. Ora prevedono di tagliare i tassi di appena lo 0,50% nell’anno, il che significherebbe due tagli dello 0,25% nel 2025.
In una conferenza stampa tenutasi mercoledì pomeriggio, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che l’incertezza sulle prospettive di inflazione per il 2025 ha spinto alcuni membri del comitato a ridimensionare le proprie aspettative di taglio.
Titoli tecnologici tra i più penalizzati
Secondo Pappalardo, i titoli con le valutazioni più elevate sono stati i più colpiti dal crollo di mercoledì. Tra questi vi sono le società tecnologiche, molte delle quali rientrano nella categoria delle large-cap growth. Quando le valutazioni sono elevate, questi titoli hanno meno margine di manovra per resistere alle turbolenze del mercato più ampio o del contesto macroeconomico. “La reazione estrema del mercato di mercoledì 18 dicembre è stata guidata dalle valutazioni estremamente elevate degli asset di rischio”, spiega Pappalardo.
L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
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