BTP Più, cosa sapere prima di investire

Il nuovo titolo appartiene alla famiglia del BTP Valore, ma presenta delle caratteristiche distintive a partire dal rimborso anticipato.

Sara Silano 23/01/2025 | 11:13
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Photo collage illustration of bar graphs with floating euro coins

Come abbiamo anticipato venerdì 17 gennaio, il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato il collocamento di un nuovo BTP per i risparmiatori, il BTP Più, che potrà essere sottoscritto dal 17 al 21 febbraio, alle 13, salvo chiusura anticipata.

Il BTP Più fa parte della famiglia del BTP Valore, ossia è un Buono del Tesoro poliennale riservato ai piccoli investitori, ma presenta importanti differenze dai titoli emessi tra il 2023 e il 2024.

Le caratteristiche del BTP Più

-La durata è di otto anni

-L’investitore ha facoltà di chiedere il rimborso anticipato dopo quattro anni, recuperando interamente il capitale investito o la parte che si desidera svincolare.

-Il rendimento è basato su un meccanismo step-up in due fasi di quattro anni ciascuna, con un tasso cedolare più elevato nella seconda fase.

-Le cedole saranno fisse e pagate ogni tre mesi.

-L’investimento minimo è di 1.000 euro.

-I tassi minimi garantiti saranno comunicati dal MEF il prossimo 14 febbraio.

-La tassazione sul capital gain, come per tutti i titoli di Stato, è al 12,5%, anziché al 26% come per le altre attività finanziarie.

-Il BTP Più sarà collocato sul MOT, il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato di Borsa Italiana.

-Il collocamento del BTP Più è riservato ai piccoli investitori e l’acquisto potrà avvenire tramite la banca o l’ufficio postale presso cui si ha il conto corrente con il conto deposito titoli.

Quali sono le principali differenze rispetto al BTP Valore

La principale differenza è la facoltà di richiedere il rimborso anticipato. In pratica, l’investitore può decidere alla fine del quarto anno di uscire completamente, ottenendo l’intero capitale versato, oppure uscire parzialmente per lotti minimi di 1.000 euro. La richiesta andrà fatta al proprio intermediario nel corso della finestra temporale che il Tesoro renderà nota a gennaio 2029.

Solo i risparmiatori che sottoscriveranno il BTP Più in collocamento avranno la possibilità di riscattarlo anticipatamente, se lo manterranno ininterrottamente fino alla fine del quarto anno.

Come il BTP Valore, questo nuovo titolo per il retail sarà quotato sul MOT, una volta concluso il collocamento. Di conseguenza, gli investitori potranno negoziarlo al prezzo che avrà in quel preciso momento senza dover attendere la fine dei quattro anni o la scadenza naturale. A differenza, dell’opzione di rimborso anticipato, però, potranno ricevere un importo inferiore o superiore a seconda della quotazione.

Un’altra differenza rispetto al BTP Valore è la durata più lunga, pari a otto anni, contro i quatto, cinque e sei delle emissioni degli anni scorsi.L’allungamento risponde alle esigenze del Governo di spostarsi su scadenze lunghe, come chiaramente indicato nelle Linee guida della gestione del debito pubblico 2025, pubblicate a fine dicembre.

Dal punto di vista degli investitori, una durata più lunga espone a una maggior sensibilità alle variazioni dei tassi di interesse, in quanto il periodo di tempo fino al rimborso è più lungo. Se il sottoscrittore, dunque, vuole vendere il titolo prima della scadenza, può incorrere in perdite dovute alle variazioni di prezzo, che riflettono il cambiamento dei tassi. Quando i saggi di riferimento scendono, come nell’attuale fase di politica monetaria della Banca Centrale Europea, i prezzi delle obbligazioni in circolazione salgono. Viceversa, quando la BCE comincerà un nuovo ciclo restrittivo, i prezzi dei titoli di Stato già emessi tenderanno a scendere perché quelli di nuova emissione offriranno cedole più elevate.

Nel grafico qui sotto si può vedere la performance dei titoli di Stato italiani negli ultimi vent’anni, un intervallo temporale che comprende cicli di politica monetaria espansivi e restrittivi.

BTP Più: le differenze tra rendimento e cedola

E’ bene ricordare che il rendimento del BTP dipende anche dal differenziale (spread) rispetto al Bund tedesco preso a riferimento per l’eurozona, che è un indicatore della percezione del rischio-paese da parte degli investitori. Nelle settimane scorse, abbiamo assistito ad un allargamento dello spread, con conseguente aumento dei rendimenti. Mentre scriviamo, il differenziale è intorno ai 110 punti base, in discesa rispetto al picco di 125 pb del 13 gennaio. I rendimenti sono monitorati sul mercato secondario, ossia si riferiscono ai titoli in circolazione, ma servono da guida per le emissioni future di debito governativo.

I rendimenti (lordi) non vanno confusi con la cedola. Quest’ultima sarà decisa dal MEF al momento dell’emissione del BTP Più e comunicata venerdì 14 febbraio. In generale, le cedole sono fisse mentre il rendimento varia a seconda delle condizioni di mercato.

Il BTP Più utilizzerà un meccanismo step-up, per cui le cedole saranno crescenti nel tempo, in base a una serie di tassi di interesse predeterminati all’emissione, che – fa sapere il Tesoro – saranno più elevati dal quinto anno in su. I tassi cedolari si conosceranno solo il 14 febbraio, ma per avere un’idea è possibile guardare a un BTP tradizionale con scadenza analoga, ossia nel 2033, che ha un rendimento effettivo a scadenza lordo del 3,37%. Considerata l’opzione di riscatto anticipato, è utile sapere anche che un BTP al 2029, rende circa il 2,8%.


L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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