In attesa della trimestrale, Tesla è a sconto o sopravvalutata?

I numeri delle consegne, lo sviluppo del software di guida autonoma e le notizie sui nuovi modelli saranno gli osservati speciali.

Seth Goldstein, CFA 24/01/2025 | 11:23
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Il logo Tesla su una concessionaria di auto.

Tesla TSLA pubblicherà i dati del quarto trimestre il prossimo 29 gennaio dopo la chiusura di Wall Street. Ecco il parere di Morningstar su cosa aspettarsi dalla trimestrale dell’azienda americana.

Metriche chiave di Morningstar per Tesla


Cosa tenere d’occhio nei risultati del quarto trimestre di Tesla

- Evoluzione del gross margin: I 495.570 veicoli consegnati da Tesla hanno rappresentato un record trimestrale per l’azienda. Di conseguenza, l’azienda dovrebbe beneficiare della leva dei costi operativi derivante dai maggiori volumi. Prevediamo inoltre che l’azienda beneficerà della deflazione delle materie prime, anche se ciò potrebbe essere parzialmente compensato dalla riduzione dei prezzi medi di vendita.

- Progressi del software di guida autonoma: Nel 2025, Tesla punta a lanciare il software di livello 3 di guida autonoma completa (FSD) senza supervisione in California e in Texas e a lanciare il software di livello 2 FSD con supervisione in Europa e in Cina. Si tratta di tappe fondamentali per il progetto del management di un servizio di Robotaxi.

- Lancio di un nuovo modello: Tesla prevede di lanciare un SUV più piccolo, soprannominato Model Q, nel corso dell’anno. Questo veicolo avrà probabilmente un prezzo nella fascia media dei USD 30.000 e permetterà a Tesla di competere nel mercato dei SUV a prezzi accessibili. Riteniamo che questo veicolo sia fondamentale per la crescita delle consegne di Tesla nel 2025 e oltre, per cui ci aspettiamo aggiornamenti sulla tempistica e su tutti i dettagli che il management vorrà condividere.

- Generazione e stoccaggio di energia: Il segmento della generazione e dello stoccaggio di energia ha registrato un record di installazioni di batterie nel 2024. Tesla ha recentemente aperto un nuovo stabilimento in Cina che mira a raddoppiare la produzione una volta avviato. Attendiamo il piano di crescita del management per questa attività.

Fair value di Tesla

Con un rating di 1 stella, riteniamo che il titolo Tesla sia significativamente sopravvalutato rispetto alla nostra stima del fair value di USD 210 per azione. Utilizziamo un costo medio ponderato del capitale di poco inferiore al 9%. Nel 2024 le consegne di Tesla sono state di 1,79 milioni, leggermente inferiori agli 1,81 milioni del 2023. Nel 2025, prevediamo che le consegne torneranno a crescere grazie al lancio del modello economico entro la metà dell’anno. Tuttavia, prevediamo che le consegne saranno inferiori alle previsioni di crescita del 20%-30% formulate dal management.

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Economic moat

Attribuiamo a Tesla un moat nella misura di medio basato sui suoi asset intangibili e sul vantaggio in termini di costo. La riconoscibilità del marchio dell’azienda come casa automobilistica di lusso impone prezzi elevati, mentre la sua esperienza nella produzione di veicoli elettrici le consente di produrre i suoi veicoli a un costo inferiore rispetto ai concorrenti.

Riteniamo che Tesla abbia il potenziale per generare rendimenti superiori al costo del capitale almeno per i prossimi 20 anni, che è la misura che utilizziamo per assegnare un moat rating di ampio. Tuttavia, il secondo periodo di 10 anni comporta una significativa incertezza sia per Tesla che per il più ampio settore automobilistico, dato il rapido avanzamento delle tecnologie dei veicoli autonomi, che potrebbero trasformare il modo in cui i consumatori utilizzano i veicoli. Pertanto, riteniamo più appropriato assegnare un moat rating di medio, che presuppone un rendimento del capitele in eccesso rispetto ai costi di finanziamento per un periodo non superiore ai 10 anni.

Leggi di più sull’economic moat di Tesla.

Solidità finanziaria

Tesla gode di un’ottima salute finanziaria. Al 30 settembre 2024, la liquidità e gli investimenti erano superiori a USD 33,6 miliardi e superavano di gran lunga il debito totale. Il debito totale era di circa USD 7,4 miliardi, mentre il debito totale, escluso il finanziamento dei veicoli e dei prodotti energetici era di poco superiore a UDS 10 milioni.

Per finanziare i suoi piani di crescita, Tesla ha storicamente utilizzato linee di credito, finanziamenti di debito convertibili e offerte di azioni per raccogliere capitali. Nel 2020, la società ha raccolto USD 12,3 miliardi di dollari in tre emissioni di nuove azioni. Riteniamo che ciò abbia senso, poiché finanziare una crescita massiccia solo attraverso il debito aggiunge ulteriori rischi in un settore ciclico.

Leggi di più sulla solidità finanziaria di Tesla.

Rischio e incertezza

Assegniamo a Tesla un Morningstar Uncertainty Rating di molto alto, poiché vediamo un’ampia gamma di potenziali risultati per l’azienda. Il mercato automobilistico è altamente ciclico e soggetto a forti cali della domanda in base alle condizioni economiche. In quanto leader del mercato di veicoli elettrici, Tesla è vulnerabile alla crescente concorrenza delle case automobilistiche tradizionali e dei nuovi operatori. Con l’ingresso sul mercato di nuovi veicoli elettrici a prezzi più bassi, l’azienda potrebbe essere costretta a continuare a tagliare i prezzi, riducendo i suoi profitti da leader del settore. Inoltre, con una maggiore scelta di veicoli elettrici, i consumatori potrebbero vedere Tesla in modo meno favorevole.

L’azienda sta investendo molto in espansione di capacità che comporta il rischio di ritardi e superamenti dei costi. L’azienda sta inoltre investendo in ricerca e sviluppo per mantenere il proprio vantaggio tecnologico e generare ricavi basati sul software, senza alcuna garanzia che questi investimenti diano frutti. L’amministratore delegato di Tesla possiede di fatto poco più del 20% delle azioni e le usa come garanzia per i prestiti personali, il che aumenta il rischio di una vendita massiccia per ripagare il debito.

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Questa nota è stata rivista da Gautami Thombare.


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Info autore

Seth Goldstein, CFA  è Equity Analyst di Morningstar.

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