Metriche chiave di Morningstar per Spotify
- Fair value: $450,00
- Rating Morningstar: ★★
- Economic moat: Narrow
- Morningstar Uncertainty Rating: High
Il commento sulla trimestrale di Spotify
Spotify Technology SPOT ha largamente superato le proprie guidance, registrando una crescita record di abbonati nel quarto trimestre e un forte balzo dei ricavi (+17% su base annua). Inoltre, l’utile operativo e i flussi di cassa hanno continuato a migliorare e l’azienda ha concluso il suo primo anno in utile.
Punti-chiave: Spotify continua a dimostrare di essere il provider dominante di musica in streaming e ha ormai raggiunto una scala tale da mostrare una leva operativa sempre maggiore. Nuovi livelli di abbonamento, la capacità di aumentare i prezzi e il successo dei podcast possono favorire un’ulteriore espansione dei margini.
- L’azienda ha aggiunto 11 milioni di abbonati premium nel corso del trimestre e ha visto il fatturato per abbonato aumentare del 5%, beneficiando ancora una volta dell’aumento dei prezzi. Sembra imminente il lancio di un livello super-premium in seguito al recente rinnovo dei diritti con Universal Music.
- Ci aspettiamo un ulteriore aumento dei ricavi per abbonato e prevediamo che la maggior parte dei ricavi incrementali avrà un effetto diretto sugli utili. Tuttavia, riteniamo che le opportunità di ulteriore penetrazione nei mercati sviluppati a prezzi più elevati si stiano riducendo, per cui la crescita futura degli abbonati dovrebbe essere meno forte.
La stima del fair value: Abbiamo alzato la nostra stima del fair value a USD450 per azione, da USD390, soprattutto grazie alle prospettive ancora più rosee di espansione dei margini. Spotify sta operando in modo eccezionale e crediamo che le nostre stime lo riflettano, mentre le azioni sono valutate 40 volte il free cash flow atteso nel 2025.
- Per l’intero anno, il gross margin di Spotify è aumentato di 450 punti base, raggiungendo il 30%. Spotify ha generato EUR1,4 miliardi di utile operativo (dopo aver registrato un passivo di EUR1,1 miliardi nei due anni precedenti), EUR1,1 miliardi di utile netto e EUR2,3 miliardi di free cash flow (in aumento rispetto ai EUR680 milioni).
- La rapida crescita degli abbonati, nonostante i recenti aumenti di prezzo, è un’ulteriore prova del moat di Spotify. La sua dipendenza dalle etichette discografiche conferma la nostra convinzione che il moat di Spotify sia pari a narrow (medio), piuttosto che wide (ampio), ma la posizione dominante dell’azienda la rende un partner indispensabile per le etichette nel prossimo futuro.
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