Dopo la trimestrale, il titolo Microsoft è a sconto o è sopravvalutato?

Accelera la crescita di Azure e la domanda di IA resta solida. Ecco cosa pensiamo del titolo Microsoft.

Dan Romanoff, CPA 06/02/2025 | 11:26
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7 January 2025, Bavaria, Munich: The Microsoft logo and lettering can be seen on the Microsoft Deutschland GmbH headquarters building in Parkstadt Schwabing in Munich (Bavaria) on January 27, 2025. Microsoft Corporation is the world's largest software manufacturer and one of the largest companies in the world.

Microsoft MSFT ha pubblicato i numeri del secondo trimestre fiscale lo scorso 29 gennaio. Ecco il giudizio di Morningstar sui conti.

Metriche chiave di Morningstar per Microsoft


Il commento sui numeri del Q2 di Microsoft

Manteniamo la nostra stima di fair value per Microsoft MSFT a 490 dollari per azione dopo che l’azienda ha riportato buoni risultati, con delle guidance sostanzialmente in linea con le nostre aspettative. I risultati appaiono solidi su tutta la linea, con una buona domanda nel segmento dell’intelligenza artificiale e un’alta monetizzazione. Anche se il prezzo delle azioni è sceso dopo la pubblicazione di questi numeri, continuiamo a considerare il titolo interessante e pensiamo che l’accelerazione dei ricavi di Azure nel quarto trimestre contribuirà a far salire il titolo nei prossimi mesi.

I risultati ottenuti rafforzano la nostra tesi di lungo termine, incentrata sull’espansione degli ambienti cloud ibridi, sulla proliferazione dell’intelligenza artificiale e su Azure. L’azienda continua a sfruttare la sua posizione dominante on-premises per consentire ai clienti di passare al cloud al proprio ritmo. Le nostre ipotesi di crescita sono incentrate su Azure, sulla migrazione a Microsoft 365 E5 e sulla trazione della Power Platform per la creazione di valore a lungo termine.

Per il trimestre di dicembre, il fatturato è aumentato del 12% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i U69,6 miliardi di dollari, a fronte di una previsione di 69,1 miliardi. Rispetto al periodo precedente, i segmenti productivity and business processes sono saliti del 13% (a tassi di cambio costanti), intelligent cloud è cresciuto del 19%, mentre il personal computing è rimasto invariato. La buona esecuzione delle vendite e il mix di vendite hanno sostenuto i margini.

A nostro avviso, gli indicatori della domanda a breve termine sono positivi. Gli ordinativi hanno subito una forte accelerazione, passando da una crescita del 23% su base annua dello scorso trimestre a una crescita del 75% in questo trimestre, grazie all’aumento degli impegni per Azure derivanti da OpenAI e da altri grandi accordi. Anche il dato sui rinnovi è molto buono e riteniamo che ciò sia in parte dovuto all’elevato interesse per l’IA e a una buona execution.

Il fair value di Microsoft

Con un Morningstar rating di 4 stelle, riteniamo che il titolo Microsoft sia sottovalutato rispetto alla nostra stima del fair value di 490 dollari per azione, che implica un multiplo Enterprise value/Sales per l’anno fiscale 2025 di 13 volte e un multiplo Price/EPS di 38 volte.

Il nostro modello prevede un tasso di crescita annuale per i ricavi di circa il 13% in cinque anni, compresa l’acquisizione di Activision. Prevediamo una crescita dei ricavi più sostenuta, dato che il decennio precedente di Microsoft è stato frenato dalla crisi del 2008, dai mancati introiti del segmento smartphone a seguito della cessione delle attività relative ai telefoni Nokia e dall’avvio del processo di transizione verso il modello a sottoscrizione (che inizialmente ha comportato una crescita più lenta dei ricavi). Tuttavia, riteniamo che i fattori macro e valutari eserciteranno una pressione sui ricavi nel breve termine.

Leggi di più sulla stima del fair value di Microsoft.

L’economic moat di Microsoft

Attribuiamo a Microsoft un moat di wide (ampio) in ragione soprattutto del potere contrattuale che riesce ad esercitare sui clienti (costi di swithc), e in secondo luogo anche dagli effetti di rete e dai vantaggi di costo. Riteniamo che il moat di Microsoft consentirà all’azienda di ottenere rendimenti superiori al costo del capitale nei prossimi 20 anni.

Riteniamo che i clienti apprezzino i prodotti dell’azienda come soluzioni autonome e la sua immensa gamma di prodotti, e che queste applicazioni siano strettamente integrate. A nostro avviso, la forza di questi prodotti è fondamentale, ma non deve mettere in ombra l’importanza di tutte le soluzioni offerte da Microsoft sotto un unico ombrello, poiché i clienti di solito cercano di consolidare i fornitori.

Leggi di più sul fossato economico di Microsoft.

Solidità finanziaria

Riteniamo che Microsoft goda di un’eccellente stabilità finanziaria grazie al suo solido bilancio, ai ricavi in crescita e ai margini elevati e in espansione. A giugno 2024, l’azienda disponeva di 76 miliardi tra disponibilità di cassa e mezzi equivalenti, compensati da 52 miliardi di debiti, con una posizione di liquidità netta di 24 miliardi. La leva finanziaria è pari a 0,5 volte l’EBITDA dell’anno fiscale 2024. Il nostro scenario di base ipotizza una sana crescita dei ricavi, trainata dall’adozione di Azure public cloud, dalle iniziative di upselling di Office 365, dall’adozione dell’IA e da iniziative più ampie di trasformazione digitale. Prevediamo margini solidi che miglioreranno ulteriormente nei prossimi anni. Il margine del free cash flow è stato in media del 30% negli ultimi tre anni e ci aspettiamo un miglioramento generale.

Leggi di più sulla forza finanziaria di Microsoft.

Rischio e incertezza

Assegniamo a Microsoft un Morningstar Uncertainty Rating di medium (medio). I rischi dell’azienda variano a seconda dei prodotti e dei segmenti. L’elevata quota di mercato nel client-server architecture negli ultimi 30 anni significa che sono a rischio importanti ricavi ad alto margine, in particolare nei settori OS, Office e Server. Finora Microsoft è riuscita a far crescere i ricavi in un panorama tecnologico in costante evoluzione e sta avendo successo sia nello spostare i carichi di lavoro esistenti nel cloud per i clienti attuali sia nell’attirare nuovi clienti direttamente su Azure. Tuttavia, deve continuare a far crescere i ricavi dei prodotti basati sul cloud più velocemente rispetto al calo dei ricavi dei prodotti on-premise.

Microsoft è un’azienda che acquisisce, e mentre vengono portate a termine molte piccole acquisizioni che passano inosservate, l’azienda ha avuto diversi flop di alto profilo, tra cui Nokia e aQuantive. L’acquisizione di LinkedIn è stata costosa, ma aveva uno scopo e sembra funzionare bene. Non è chiaro quanto Microsoft abbia acquistato in Permira-led Informatica LBO e forse si è trattato di un importante investimento strategico, ma Informatica non è stato certo un catalizzatore di crescita.

Leggi di più sui rischi e le incertezze di Microsoft.

Questo articolo è stato redatto da Gautami Thombare.


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Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Dan Romanoff, CPA  Analista specializzato nel settore tecnologia.

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