L’11 febbraio 2025, prima dell’apertura del mercato, Mediobanca MB pubblicherà i risultati del secondo trimestre dell’esercizio 2024-2025, dopo l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione previsto per il 10 febbraio. Le attese degli analisti indicano nel complesso un semestre solido per l’istituto di Piazzetta Cuccia, con una crescita dell’utile netto e dei ricavi che confermerebbe la capacità della banca di adattarsi al mutato contesto macroeconomico e ai tassi d’interesse in diminuzione. Parallelamente, sempre su Mediobanca l’OPS di Banca MPS BMPS continua a catalizzare l’attenzione del mercato, con gli investitori che monitorano la reale fattibilità dell’offerta pubblia di scambio dopo le recenti affermazioni del CEO di MPS, Luigi Lovaglio, sul progetto di aggregazione, rilasciate nella call di presentazione dei risultati 2024.
Mediobanca: Le attese degli analisti
In una nota rilasciata il 16 gennaio, quindi prima del lancio dell’OPS da parte di Banca MPS datata 24 gennaio, Equita Sim ha scritto che Mediobanca dovrebbe chiudere il secondo trimestre con ricavi pari a 913 milioni di euro (+5% su base annua) e un utile netto in crescita del 21% a 314 milioni di euro. Gli analisti hanno confermato la raccomandazione “buy”, evidenziando la solidità dell’attività commerciale e la buona qualità dell’attivo. Per gli esperti l’istituto si distingue per una bassa sensibilità al net interest income e beneficia della diversificazione del business, con le divisioni wealth management, corporate & investment banking e consumer finance che continuano a contribuire positivamente ai risultati. Il 27 gennaio Equita ha alzato il prezzo obiettivo su Mediobanca a 18,6 euro “a seguito del mark to market della partecipazione in Generali”.
Anche Banca Akros, in una stima sui conti trimestrali di Piazzetta Cuccia datata 14 gennaio, ha detto di aspettarsi numeri in miglioramento, con ricavi stimati a 901 milioni di euro (+4% su base annua e trimestrale) e un utile netto di 307 milioni di euro (+18,1%). Il 29 gennaio ha poi ribadito il rating “neutral” su Mediobanca e il prezzo obiettivo di 15,2 euro dopo che il cda ha respinto l’OPS lanciata da Banca MPS definendola contraria agli interessi della banca.
Il punto di vista del CEO Lovaglio sull’OPS su Mediobanca
Parallelamente ai risultati del primo semestre del bilancio 2024-2025, l’attenzione del mercato resterà anche fortemente focalizzata sull’offerta pubblica di scambio lanciata da Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. Il 6 febbraio il CEO di MPS, Luigi Lovaglio, ha ribadito nel corso della call con gli analisti in occasione della presentazione dei risultati 2024 la forte razionalità industriale dell’operazione. In particolare ha evidenziato come la fusione tra le due banche possa creare un campione nazionale con significative sinergie operative e commerciali.
Secondo Lovaglio, i risultati del bilancio 2024 di MPS confermano la solidità dell’istituto senese, rendendolo pronto a portare avanti un progetto di aggregazione con Mediobanca. L’integrazione avverrà senza scosse, generando ricavi fin dal primo giorno e preservando l’identità di Piazzetta Cuccia. Lovaglio ha ricordato che il valore di Borsa di Mediobanca è influenzato dalla partecipazione del 13% in Generali, ma senza questa quota, la banca vale circa la metà del suo attuale valore di mercato (6,7 miliardi di euro).
Lovaglio ha inoltre sottolineato che non ci saranno impatti negativi sull’identità di Mediobanca, dato che il contributo del wealth management e del corporate & investment banking rappresenta già oggi il 35% dell’utile netto dell’istituto, mentre il credito al consumo di Compass pesa per il 30% e la quota in Generali per il 40%.
MPS punta a ottenere almeno il 66,7% di Mediobanca con l’OPS, ma il CFO Andrea Maffezzoni ha chiarito che per sfruttare i Deferred Tax Assets (crediti fiscali che la banca può usare per pagare meno tasse in futuro a condizione di avere abbastanza profitti futuri da compensare) è sufficiente superare il 50% più un’azione, permettendo così la piena inclusione di Mediobanca nel bilancio consolidato di MPS. In ogni caso, il CEO ha dichiarato che la banca è concentrata sul raggiungimento dell’obiettivo del 66,7%, tuttavia non esclude futuri aggiustamenti strategici in base all’andamento dell’operazione.
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