Trimestrale UniCredit, in arrivo una pioggia di dividendi?

La banca italiana potrebbe restituire agli azionisti circa la metà del suo attuale valore di mercato attraverso buyback e dividendi nei prossimi tre anni, se non andranno in porto le operazioni con BPM e Commerzbank

Johann Scholtz, CFA 12/02/2025 | 10:39
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UniCredit ha approvato i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2024 lunedì 10 febbraio.

Metriche chiave di Morningstar per UniCredit


In base alle guidance aggiornate in occasione della pubblicazione dei conti del quarto trimestre, UniCredit prevede di generare un utile netto di EUR10 miliardi entro il 2027. La banca ha riportato un utile netto di EUR10,3 miliardi nel 2024, escludendo le voci non ricorrenti. Considerando l’impatto negativo del calo dei tassi di interesse, questo risultato è positivo, soprattutto perché la crescita dell’utile per azione (EPS) potrebbe beneficiare in modo significativo del piano di riacquisto di azioni proprie.

Secondo le nostre stime, le guidance di UniCredit implicano la possibilità di restituire agli azionisti circa la metà del suo attuale valore di mercato attraverso buyback e dividendi nei prossimi tre anni. In base alle sue attuali politiche di remunerazione degli azionisti, stimiamo che UniCredit destinerà, fino al 2027, circa EUR21 miliardi a riacquisti di azioni e EUR15 miliardi al pagamento di dividendi. Questo nell’ipotesi che le offerte di Commerzbank e BPM non procedano.

UniCredit afferma che il rendimento post-sinergie delle offerte fatte a Commerzbank e a Banco BPM è almeno pari al rendimento che l’acquisto di azioni proprie garantirebbe agli azionisti. Qui sta la nostra preoccupazione: gli azionisti rischiano di sacrificare l’accrescimento degli utili altamente probabile e prevedibile derivante dai riacquisti di azioni per un incremento molto più incerto derivante dalle sinergie di fusione.

UniCredit ha ribadito la sua precedente guidance di crescita piatta dell’utile netto per il 2025. La banca si aspetta una moderata diminuzione del margine di interesse per il 2025, ulteriormente impattato dal calo dei tassi, e prevede costi stazionari per lo stesso anno. UniCredit prevede che il suo Common Equity Tier 1 ratio si manterrà al 15,9%, superiore rispetto all’obiettivo del management del 12,5-13%. La generazione di flussi di cassa, invece, sostiene i continui riacquisti di azioni.

La banca, inoltre, stima una continua crescita dei ricavi da commissioni, che compenserà in parte il calo del margine di interesse e la liquidazione in corso degli asset di UniCredit in Russia. La banca prevede che i prestiti in sofferenza diminuiranno leggermente, rimanendo a livelli storicamente bassi, con un credit cost ratio (accantonamenti e svalutazioni di crediti/totale asset) stabile a 15 punti base nel 2024.


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Johann Scholtz, CFA  E' Equity Analyst di Morningstar.

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