L’Unione Europea, messa in un angolo dai negoziati tra Russia e USA sull’Ucraina, sta imboccando con decisione la strada della Difesa comune, suggerita oggi anche dall’ex capo della BCE Mario Draghi. E certo non a caso oggi a Piazza Affari è un giorno storico per Leonardo, che raggiunge le quotazioni massime di sempre, alla vigilia di conti che gli analisti si aspettano molto positivi. A fine seduta, i titoli Leonardo passano di mano a circa EUR35. La capitalizzazione di Borsa è arrivata a toccare quota EUR20 miliardi, quasi raddoppiata nel giro di un anno, segnando un più 86%. L’attivismo del presidente USA, Donald Trump, ha messo in difficoltà Bruxelles, criticata da quasi tutta la stampa europea per il suo immobilismo in politica estera. E aver perso per strada UK, che si è fatto avanti autonomamente per un contingente di pace in Ucraina, peggiora la capacità di manovra dell’UE, insieme a quella di incidere.
Ascoltato oggi dal Parlamento UE, Mario Draghi non ha fatto altro che ripetere la ricetta contenuta nel suo rapporto, presentato ben cinque mesi fa e applaudito un po' da tutti. Ma il deterioramento dell’agibilità politica dell’UE sul piano degli Esteri ha spinto Draghi a essere più duro nei toni, chiedendo “di agire” senza indugi. Affinché non passino altri cinque mesi senza fare nulla.L’ex premier italiano ha affermato che “se le recenti dichiarazioni delineano il nostro futuro, possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa”. Restare soli, ovvero con poco budget USA sulla difesa, vuol dire che l’Europa deve mettere in conto di spendere di più per gli armamenti. Draghi ha ricordato che l’UE è stata creata per garantire pace, indipendenza, sicurezza, sovranità e poi sostenibilità, prosperità, democrazia, equità. Di base siamo riusciti a garantire tutto questo. Ora il mondo confortevole è finito, e dobbiamo chiederci, vogliamo difendere questi valori o dovremmo andarcene, e andarcene dove?“.
Come si vede, un discorso molto forte e una chiamata a una presa di responsabilità comune, arrivata nel corso di questa “European Parliamentary Week” in corso.“In sostanza, non si può pretendere di avere un vero peso nella politica estera e nel processo di pace se non si hanno le armi e non si è potenza atomica”, spiega in modo impietoso un diplomatico italiano. Sarebbe ingeneroso non ricordare che l’Europa ha speso molto per difendere l’Ucraina, ma è innegabile che solo la Francia sia una potenza nucleare ed è anche il motivo per cui l’iniziativa diplomatica è sempre più in mano all’Eliseo.E questa mattina, a Parigi, si è svolto un vertice straordinario tra alcuni leader UE per discutere della situazione ucraina e della sicurezza, mentre a Bruxelles i ministri economici hanno fatto il punto su come finanziare una svolta nella politica estera dell’Unione.
Allo studio c'è un meccanismo che l’Italia ha chiesto per anni senza essere mai presa veramente in considerazione per l’ostracismo dei cosiddetti Frugali: ovvero la possibilità di lasciare fuori dalla contabilità UE del debito pubblico le spese per la Difesa. Si sta pensando di non cambiare la regola sul debito a livello UE in modo automatico, ma di consentire deroghe specifiche a singoli Stati che intendono incrementare la spesa militare.Ci sarebbe una terza opzione, non avversata dalla Francia, che prevederebbe di sospendere tout court il Patto di Stabilità, ma qui è la Germania che al momento frena, al di là del fatto che la campagna elettorale tedesca certo non aiuta dibattiti di questo tipo.In questo contesto, se l’UE prende atto della necessità di avere maggiore autonomia sulla Difesa comune, è ovvio che ai grandi campioni nazionali del Vecchio Continente, come Thales, Leonardo o Rheinmetall, verranno affidate più commesse. E anche per l’Italia, l’obiettivo di salire al 2% di spesa militare potrebbe non bastare e si potrebbe arrivare anche al 5% in tempi ovviamente più lunghi del previsto.
Leonardo così, in una settimana che per la politica estera UE somiglia tanto a una Caporetto, oggi tocca il suo massimo storico. Si guarda al futuro, da parte di analisti e mercato, ma si attende anche la pubblicazione degli ottimi risultati relativi al 2024. L’appuntamento per il cda con i conti è previsto per giovedì prossimo.Oggi, intanto, il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato da Istanbul che dopo l’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar ci saranno altri accordi di partnership tecnologica con Leonardo e la stessa Baykar.
Di Francesco Bonazzi, Alliance News columnist
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