Il 28 febbraio sarà una giornata cruciale per Banco BPM BAMI, gli azionisti di Anima Holding ANIM, e -indirettamente - per UniCredit UCG. L’assemblea ordinaria di Banco BPM è chiamata a deliberare sull’aumento del prezzo dell’OPA volontaria su Anima da 6,2 a 7 euro per azione (cum dividend), un passaggio che potrebbe ridefinire gli equilibri nel settore bancario e del risparmio gestito in Italia. In effetti, l’offerta di Banco BPM su Anima si inserisce in un contesto più ampio di competizione tra istituti bancari. Se l’aumento del prezzo dell’OPA sarà approvato, Banco BPM rafforzerà la propria posizione su Anima, mentre Unicredit dovrà valutare attentamente il proprio piano strategico.
Banco BPM rilancia e punta a consolidare la posizione
Banco BPM detiene attualmente il 22,38% del capitale di Anima, mentre gli altri principali azionisti sono Poste Italiane (11,95%), FSI SGR (9,77%) e Caltagirone (5,3%). Con l’incremento dell’offerta a 7 euro per azione e gli impegni di adesione già ricevuti da Poste e FSI per un totale del 21% del capitale, Banco BPM arriverebbe a detenere il 43% di Anima. Inoltre, gli impegni di adesione sottoscritti dai top manager di Anima, pari all’1,5% del capitale, porterebbero la quota teorica di controllo al 44,8%.
Quale ruolo possono avere gli azionisti di Banco BPM
Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, alcuni azionisti di Banco BPM ritengono che la mossa di rilancio su Anima possa complicare l’acquisizione da parte di UniCredit, aumentando la dimensione della posta in gioco per il gruppo guidato da Andrea Orcel. L’approvazione dell’aumento del prezzo dell’OPA su Anima è ritenuta altamente probabile. Una parte rilevante degli azionisti di Banco BPM sembra infatti orientata a supportare l’operazione. Tra i favorevoli figurano Davide Leone (5,47% del capitale) e alcune fondazioni e casse previdenziali. Crédit Agricole, primo azionista di Banco BPM con il 9,18%, rimane in attesa di sviluppi. La maggioranza richiesta in assemblea è del 50% più un’azione, un livello raggiungibile considerando che le ultime assemblee di Banco BPM hanno registrato un’affluenza tra il 56% e il 60%. Per ottenere il via libera, sarà sufficiente il consenso del 30-35% degli azionisti.
Banco BPM - UniCredit, quali potrebbero essere gli sviluppi futuri?
Come riportato da Reuters, il proxy advisor Glass Lewis ha raccomandato agli azionisti di votare a favore dell’aumento dell’offerta su Anima, mentre ha espresso dubbi sull’OPS di UniCredit su Banco BPM, ritenendola poco attraente per i soci. UniCredit, che ha lanciato un’OPS su Banco BPM, potrebbe trovarsi costretta a rivedere la propria strategia.
Unicredit, dal canto suo, ha evidenziato i rischi connessi all’acquisizione di Anima, in particolare riguardo al regime regolatorio UE del “Danish Compromise” (che consente alle banche di non dover dedurre interamente alcune partecipazioni dal proprio capitale regolamentare) ma il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha respinto le critiche.
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