Il Consiglio di amministrazione della Juventus FC JUVE si riunirà il 27 febbraio per esaminare e approvare i conti del primo semestre al 31 dicembre 2024 dell’anno fiscale 2024/2025. Il titolo si avvicina a questo appuntamento dopo un inizio d’anno caratterizzato da un andamento volatile in Borsa, con performance strettamente legate ai risultati sportivi e agli sviluppi societari.
Inizio d’anno volatile per il titolo Juventus
Dopo un gennaio sottotono sia sul campo che sui mercati finanziari, il titolo Juventus ha beneficiato di un rally nella prima metà di febbraio, supportato dai risultati positivi della squadra e dall’annuncio dell’ingresso strategico della società di criptovalute, Tether Investments, nel capitale del club con una quota superiore al 5%. Tuttavia, l’eliminazione dalla Champions League ha innescato prese di beneficio, riducendo parte dei guadagni. Al 24 febbraio, la capitalizzazione della Juventus in Borsa si attesta intorno ai 975 milioni di euro, con un calo del 14% da inizio anno ma con un incremento del 4% da inizio febbraio e del 23% nell’ultimo anno.
Cosa attendersi dalla semestrale della Juventus?
A dicembre, con il titolo Juventus in area 3 euro (ora quota poco sopra 2,60 euro), UBS Research ha avviato la copertura di Juventus con prezzo obiettivo a 2,9 euro. “Vediamo un aumento limitato dei ricavi su larga scala, a meno che la squadra non raggiunga le ultime fasi della Champions League, e prevediamo un risultato aggregato di sostanziale pareggio nel nostro periodo di previsione”, avevano affermato i suoi esperti secondo cui la redditività futura della società bianconera dipenderà da due fattori. Il primo è un ritorno nell'élite del calcio europeo, con prestazioni migliori nelle competizioni europee che, data la base di ricavi inferiore a quella di molte squadre europee, è ritenuto “probabilmente difficile da raggiungere”. Il secondo elemento è una sostanziale riduzione dei costi senza sacrificare le prestazioni. Per gli analisti, si tratta di “un equilibrio sottile che riteniamo possa essere difficile da raggiungere”.
In ogni caso, il confronto con il primo semestre dell’anno precedente, il 2023/2024, potrebbe rivelarsi positivo in termini strettamente numerici vista la partecipazione alla prima fase e al primo turno dei playoff della Champion League. Di recente la Deloitte Football Money League 2025, l’analisi di Deloitte sui ricavi delle 20 principali squadre di calcio in Europa, ha evidenziato che la Juventus (355,7 milioni di euro di ricavi) è scesa dall'11simo al 16simo posto nel ranking nella stagione 2023/24, soprattutto a causa della mancata partecipazione alle coppe europee nel 2023/24. La Juventus è il club che ha registrato il calo più significativo in classifica (356 milioni di euro), passando dall'11° al 16° posto, la posizione più bassa del club nella storia della Money League, soprattutto a causa dell’assenza dal calcio europeo nel 2023/24. Va sottolineato che l’analisi dei Deloitte sulle più importanti società del calcio europee ha confermato che le prestazioni sportive hanno giocato un ruolo cruciale nello slancio finanziario di molte squadre. Un legame che continua a rendere sempre elevata la volatilità dei conti societari e degli andamenti in Borsa delle società calcistiche quotate.
Mercato e strategie di sviluppo
Mentre il mercato si prepara all’arrivo dei conti semestrali, da parte sua la Juventus continua a puntare sulla valorizzazione del proprio settore giovanile come modello di sostenibilità anche a livello finanziario. Di recente, l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha elogiato il progetto dell’Under 23 bianconera, sottolineando che negli ultimi due anni il club ha generato circa 140 milioni di euro dalle cessioni di giovani talenti. Questo modello fa da apripista a nuove iniziative di sostenibilità finanziaria in questa direzione da parte altri principali club della Serie A.
Tether, il nuovo azionista strategico
Il 14 febbraio, Tether Investments ha annunciato l’acquisto di una quota del 5,01% delle azioni con diritto di voto della Juventus, definendolo un investimento strategico. Il CEO, Paolo Ardoino, ha dichiarato che l’azienda vede un grande potenziale nel club e intende collaborare con la dirigenza per valorizzarlo. Exor, principale azionista della Juventus, ha comunicato di non aver venduto azioni a Tether, mantenendo il controllo che stando ai numeri sul sito di Exor al 14 febbraio, è pari al 63,8% del capitale e il 77,9% dei diritti di voto della società bianconera.
Valore ESG a fianco del valore economico
Oltre che a valorizzare economicamente il proprio settore giovanile, Juventus ha di recente presentato anche la sua nuova strategia ESG “Black, White & More”, un piano volto a migliorare la sostenibilità del club attraverso iniziative ambientali, sociali e di governance e quindi a creare valore ESG. Il CEO, Maurizio Scanavino, ha sottolineato l’importanza della responsabilità sociale e della trasparenza, elementi chiave della strategia futura della società bianconera.
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