Nell’ultimo mese, l’indice Morningstar-Il Sole 24 Ore Italy 40 ha guadagnato il 6,8%, mentre quello sostenibile ha segnato +5,2% (al 22 febbraio).
Ricordiamo che il Morningstar-Il Sole 24 Ore Italy 40 è rappresentativo delle blue chip italiane, mentre il Morningstar- Il Sole 24 Ore Sustainability 24 è costituito dalle 24 società a grande capitalizzazione con un minore rischio ESG, scarso coinvolgimento in controversie e che non investono in settori critici come le armi, il nucleare e il tabacco.
I principali contributori all’indice principale sono stati ancora una volta gli istituti bancari, in particolare UniCredit UCG e Intesa Sanpaolo ISP, ma nei primi dieci troviamo anche Banco BPM BAMI e Mediobanca MB. Si consolida la tendenza di un indice fortemente guidato dalle banche, una tendenza che dura ormai da anni.
Per quanto riguarda l’indice sostenibile, è stato positivo il contributo di Fincantieri FCT, oltre a quelli di Moncler MONC e di Intesa Sanpaolo. In particolare, il forte rialzo di Fincantieri dall’inizio dell’anno, dopo la performance a due cifre del 2024, è spiegato dalla prospettiva di un incremento della spesa dei governi nel settore della difesa, che spinge gli acquisti di questi titoli.
Durante la puntata sono stati trattati alcuni temi-chiave per i mercati globali, tra cui il crescente divario tra Stati Uniti ed Europa, i rischi di dazi e il record dell’oro.
La puntata, condotta da Manuela Brambati, caposervizio de Il Sole 24 Ore Radiocor, ha visto la partecipazione di Sara Silano, editorial manager di Morningstar, e Carlo Alberto De Casa, analista di Swissquote.
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