Azimut sotto i riflettori tra espansione e conti 2024

Il gruppo dell’asset management ha recentemente rafforzato la presenza negli USA e potrebbe lanciare presto un piano di buyback

Fabrizio Guidoni 03/03/2025 | 09:41
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L’inizio del 2025 si sta rivelando positivo per Azimut Holding AZM, che si avvicina alla pubblicazione dei conti 2024 con un mix di crescita organica, espansione internazionale e possibili operazioni strategiche, come il buyback. In questo contesto, il mercato guarda con attenzione ai risultati del 6 marzo, per trovare ulteriori conferme alla capacità del gruppo di creare valore nel lungo termine. Anche l’andamento delle quotazioni supporta il quadro positivo, con il titolo Azimut in progresso dell'8% da inizio anno, con una capitalizzazione di mercato che ha raggiunto i 3,74 miliardi di euro.

Un gennaio positivo per la raccolta

A gennaio, il Gruppo Azimut ha riportato una raccolta netta di 696 milioni di euro, di cui il 77% (538 milioni) destinati a soluzioni gestite. Complessivamente, il patrimonio in gestione, inclusa la componente del risparmio amministrato, ammontano a 109,8 miliardi di euro, di cui 71,9 miliardi riferibili alle masse gestite.

I dati sulla raccolta sono stati ben accolti dal mercato, con Intesa Sanpaolo che ha confermato la raccomandazione “buy” su Azimut, con un target price di 28,6 euro. Gli analisti considerano i numeri forti e in linea con le attese e apprezzano la solidità del mix tra asset under management e soluzioni amministrate.

Espansione negli Stati Uniti con Kennedy Capital Management

Un altro sviluppo chiave per Azimut è l’incremento della sua partecipazione in Kennedy Capital Management (KCM), appena annunciato. La società, specializzata nella gestione di azioni small & mid-cap statunitensi, ha visto Azimut US Holdings salire dal 35% al 51% grazie all’esercizio di un’opzione call.

“Kennedy Capital ha dimostrato eccezionali competenze di investimento e siamo entusiasti di integrare ulteriormente la loro expertise nella nostra piattaforma globale”, ha commentato il CEO, Giorgio Medda. Questa mossa rafforza la presenza di Azimut negli Stati Uniti, considerati un pilastro strategico per la crescita internazionale del gruppo.

L’operazione ha ricevuto valutazioni positive da parte di Mediobanca Research e Banca Akros. Entrambe hanno confermato il rating “outperform” e “buy” rispettivamente, con la seconda posizionata su un target price di 28,1 euro.

Cosa aspettarsi della trimestrale?

A proposito dei dati societari in calendario per il 6 marzo, gli analisti di Equita si aspettano risultati solidi per il quarto trimestre 2024, con una crescita significativa su base annua. In particolare negli ultimi tre mesi dello scorso anno i ricavi totali sono visti a 396 milioni di euro (+14% YoY) mentre l’utile netto dovrebbe accelerare a 148 milioni di euro (+57% YoY). Gli esperti hanno recentemente aggiornato le previsioni anche sull’intero 2024, alzando l’utile netto annuale del 6% a 586 milioni di euro, avvicinandosi alla guidance di 600 milioni fornita dal management. Tuttavia, per il 2025, l’utile netto stimato è stato rivisto al ribasso del 13% a 416 milioni di euro, per via del deconsolidamento di AZ NGA e dei costi associati alla nuova Wealth Fintech Bank TNB.

Azimut avvierà un piano di buyback?

Secondo Mediobanca Research, Azimut potrebbe presto lanciare un programma di riacquisto di azioni proprie (buyback) per un valore di 300 milioni di euro. La creazione della nuova banca TNB, in collaborazione con il fondo FSI, è vista come un’importante opportunità di crescita, con potenziali ritorni significativi.

UBS si posiziona nel capitale di Azimut

A completare il quadro, UBS Group ha recentemente acquisito una partecipazione indiretta pari al 3,331% dei diritti di voto di Azimut Holding, con successivi aggiustamenti che hanno portato la quota al 2,832% il 20 febbraio. L’operazione è stata segnalata dalla Consob nel bollettino delle partecipazioni rilevanti.


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Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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