Il listino milanese è in rialzo di oltre il 10% quest’anno e l’outlook per il mercato italiano resta positivo.
Tuttavia, in base alle stime degli analisti di Morningstar, l’equity tricolore è mediamente sopravvalutato del 6% rispetto al fair value, e con valutazioni di mercato così alte aumenta il rischio di prese di profitto da parte degli investitori.
In una situazione di questo tipo, secondo gli analisti, potrebbe essere opportuno considerare l’idea di diversificare la propria esposizione azionaria prendendo posizione sul mercato dell’eurozona attraverso uno strumento passivo.
L’ indice della categoria, il Morningstar Developed Eurozone TME, mantiene infatti una certa esposizione al mercato italiano, consentendo di capitalizzare un possibile ulteriore apprezzamento del FTSE Mib, ma al tempo stesso permette di essere esposti anche agli altri principali mercati azionari della regione come Francia, Germania, Spagna e Olanda. I listini di Francoforte e Madrid, infatti, sono stati quelli che hanno performato meglio da inizio anno, con un guadagno rispettivamente del 12,51% e del 13,18%, e l’equity tedesco, in particolare, potrebbe beneficiare nei prossimi mesi del maggiore clima di stabilità politica, prodotta dall’esito delle ultime elezioni politiche, e dalla decisione del nuovo governo di varare un fondo da EUR500 miliardi da destinare a investimenti in infrastrutture nei prossimi 10 anni, che promette di dare nuova spinta all’economia del paese.
“Uno dei vantaggi maggiori nell’investire in ETF della categoria azionari Eurozona large cap è legato al profilo di costo favorevole. Sulla base delle ricerche condotte dagli analisti di Morningstar, possiamo dire che è una delle categorie più competitive e con i prezzi più convenienti. Inoltre, nell’ultimo anno, meno del 20% dei gestori attivi ha superato la media dei fondi passivi al netto delle commissioni, con una percentuale che scende sotto il 10% su orizzonti temporali più lunghi”, afferma Eugene Gorbatikov, Analyst Passive Strategies EMEA.
Il contributo di Piazza Affari al mercato azionario dell’area euro
Ma qual è il contributo delle stock di Piazza Affari al rendimento del mercato dell’Eurozona? I titoli italiani pesano per il 7,35% sull’indice Morningstar Developed Eurozone TME. Un valore significativamente più basso se confrontato con quello delle azioni tedesche, francesi e olandesi, il cui peso è rispettivamente pari al 25,94%, 31,77% e 16,23%, ma che ha comunque permesso alle azioni di Piazza Affari di contribuire in maniera importante alla performance del benchmark. Negli ultimi 14 mesi, in cui il mercato italiano è salito del 32,40%, doppiando il risultato dell’area euro (rendimento dell’indice Morningstar Italy in euro al 28/02/2025), il contributo è stato del 2,68%, di poco superiore al 2,40% delle azioni francesi inserite nel paniere dell’indice, mentre negli ultimi 3 anni è stato del 5,57% (vs il 13,38% dei titoli tedeschi e dell’11,23% di quelle francesi).
L’indice Morningstar Developed Eurozone TME ha potuto beneficiare dei forti guadagni accumulati dai titoli italiani dei comparti finanza e beni industriali. Le azioni UniCredit UCG e Intesa Sanpaolo ISP, che pesano per il 2,87% sulla capitalizzazione di mercato complessiva del benchmark, sono saliti rispettivamente del 98,43% e del 77,63% negli ultimi 14 mesi e in media del 68,89% e 33,38% negli ultimi tre anni. Tra gli industriali, Prysmian PRY e Leonardo LDO, che rappresentano insieme lo 0,6% della market cap complessiva, hanno visto salire le proprie quotazioni rispettivamente del 33,94% e del 128,39% negli ultimi 14 mesi, mentre negli ultimi tre anni hanno guadagnato in media il 25,89% e il 69,68%.
I migliori ETF azionari area euro large cap
Di seguito, mettiamo in evidenza i migliori ETF azionari area euro large-cap, secondo la valutazione degli analisti di Morningstar.
Abbiamo esaminato la categoria azionari area euro large-cap alla ricerca di ETF con Medalist Rating pari a Gold assegnato dagli analisti Morningstar. Qui sotto un’analisi più approfondita delle tre strategie più importanti in termini di patrimonio tra quelli della tabella precedente.
iShares VII PLC -iShares Core MSCI EMU UCITS ETF CSEMU
- Morningstar Medalist Rating: Gold
- Rating Morningsta : ★★★★
Secondo Kenneth Lamont, senior analyst di Morningstar, il comparto è una delle opzioni migliori a disposizione degli investitori che cercano un’esposizione alle azioni a grande capitalizzazione dell’area euro. “Riteniamo che il fondo supererà comodamente i fondi competitor nell’arco di un intero ciclo di mercato. Si tratta di uno dei fondi indicizzati più economici e rappresentativi in un gruppo di pari in cui i fondi passivi hanno ottenuto buoni risultati”.
Il fondo ha sovraperformato la media dei fondi della categoria negli ultimi tre, cinque e dieci anni su una base corretta per il rischio. Come la maggior parte dei fondi azionari dell’area dell’euro, anche questo comparto supera regolarmente il proprio indice perché gode di un’aliquota di ritenuta fiscale sui dividendi migliore rispetto all’indice MSCI EMU Net Return.
iShares MSCI EMU ESG Enhanced UCITS ETF EUR Acc (EUR) ENMU
- Morningstar Medalist Rating: Gold
- Rating Morningstar: ★★★★
Con delle spese correnti dello 0,12%, questo comparto è uno dei più economici nella categoria. Il profilo commissionale conveniente ha contribuito a una solida performance rispetto ai competitor su una base aggiustata per il rischio nell’arco di tre anni.
“Il comparto adotta un approccio che è adatto a coloro che cercano di migliorare le metriche di sostenibilità senza fare scommesse troppo grandi rispetto all’indice MSCI EMU ponderato per la capitalizzazione di mercato. A partire dal suo indice madre, l’MSCI EMU, l’MSCI EMU ESG Enhanced Focus Climate Transition Benchmark Index esclude un piccolo numero di società coinvolte nelle più gravi controversie aziendali. Al momento in cui scriviamo, sono stati esclusi solo 16 dei 232 titoli. Queste esclusioni possono riguardare alcuni dei maggiori operatori dell’indice principale, in questo caso il colosso farmaceutico Bayer e il gigante del settore aerospaziale Airbus, entrambi tra le maggiori partecipazioni dell’indice principale”, dice Kenneth Lamontdi Morningstar (report pubblicato in data 17/04/2024).
iShares EURO STOXX UCITS ETF (DE) (EUR) EXSI
- Morningstar Medalist Rating: Gold
- Rating Morningstar: ★★★★
Il comparto è uno dei più economici della categoria, con una spesa corrente di appena lo 0,20%, e ha nettamente sovraperformato la media dei suoi competitor su una base corretta per il rischio negli ultimi tre, cinque e dieci anni. Come la maggior parte dei fondi della categoria, questo ETF supera regolarmente il suo indice perché gode di una migliore aliquota fiscale sui dividendi rispetto all’Euro Stoxx Net Return Index.
“IShares EURO Stoxx è uno dei nostri preferiti all’interno della categoria per via delle basse commessioni e del suo ampio paniere. Il paniere dell’indice EURO Stoxx conta circa 300 holdings, tra cui un certo numero di mid-cap e small-cap, e rappresenta una proposta molto più vantaggiosa per gli investitori ‘buy-and-hold’ rispetto al più popolare ma pesante Euro Stoxx 50”, dice Kenneth Lamontdi Morningstar.
L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
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