Il titolo Fincantieri FCT sta navigando avanti a tutta forza nel mercato azionario italiano verso l’appuntamento con la pubblicazione dei risultati di bilancio del 2024 in agenda per il 24 marzo. Le quotazioni hanno registrato un aumento del 55% dall’inizio del 2025 a 10,93 euro (al 14 marzo), per un rialzo a 1 anno arrivato a +125%, spinto dal miglioramento della redditività e da un’accelerazione dell’attività nel settore della difesa e delle grandi navi da crociera.
Le previsioni per i numeri di bilancio di Fincantieri
Pur in presenza di una capitalizzazione della società attiva nel settore delle costruzioni navali arrivata alla soglia dei 3,5 miliardi di euro, le valutazioni degli analisti sono in crescita. BNP Paribas Exane ha alzato recentemente il target price da 6,1 a 10 euro, migliorando le previsioni di utile per azione (EPS) del 35% per il 2025 e del 37% per il 2026. Le previsioni dei suoi analisti per il bilancio 2024 sono positive, con stime di crescita a doppia cifra nelle vendite e un miglioramento dell’EBITDA su tutte le linee di business. La strategia del gruppo, guidato dall’amministratore delegato Pierroberto Folgiero, si concentra su un mix di ricavi bilanciato tra il settore crocieristico, che ha ripreso vigore dopo la crisi post-pandemia, e la difesa, comparto in forte espansione. Anche Intesa Sanpaolo ha aggiornato - lo scorso 19 febbraio - il rating a “buy” con un prezzo obiettivo di 10,2 euro.
Il portafoglio ordini di Fincantieri
Due recenti commesse confermano la posizione di Fincantieri come leader globale nella cantieristica. Da un lato, la joint venture Maestral, nata dalla collaborazione con EDGE Group, ha ottenuto un contratto quinquennale da 500 milioni di euro per la gestione della flotta della Marina degli Emirati Arabi Uniti. Dall’altro, il settore crocieristico mostra segnali di ripresa con un maxi-ordine da 9 miliardi di euro per la costruzione di quattro navi per Norwegian Cruise Line Holdings, il più grande mai ricevuto dall’azienda.
Il riarmo europeo: una spinta per il business della difesa
Un elemento chiave della crescita di Fincantieri è il crescente impegno dei paesi europei nel rafforzamento della difesa. Il piano “ReArm Europe” prevede investimenti fino a 800 miliardi di euro, con un significativo impatto positivo sull’industria della difesa europea. In particolare, l’Italia sta valutando un aumento della spesa militare al 2,5% del PIL, il che potrebbe tradursi in ulteriori opportunità di business per Fincantieri.
Anche la Germania sta discutendo un fondo speciale da 200 miliardi di euro per la difesa, mentre il Regno Unito punta a incrementare la spesa al 3% del PIL nei prossimi anni. Questi sviluppi pongono Fincantieri in una posizione strategica per beneficiare di nuovi contratti, grazie alla sua presenza consolidata nel settore della costruzione di unità navali per la difesa.
Fincantieri: tra crescita e sostenibilità
In un contesto favorevole per la cantieristica navale, le prospettive future di Fincantieri appaiono solide, con una raccolta ordini in espansione e un crescente interesse da parte degli investitori. L’azienda sta anche rafforzando il proprio impegno nella sostenibilità ESG (environmental, social, governance), come dimostra il recente programma di inclusione lavorativa e formazione linguistica per i lavoratori stranieri nei propri cantieri.
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