Trimestrale Terna, occhi puntati sui dividendi

L’utility italiana presenterà i risultati di bilancio il 25 marzo.

Fabrizio Guidoni 18/03/2025 | 09:23
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Terna TRN, l’utility che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, si prepara alla pubblicazione dei risultati di bilancio 2024, che saranno approvati dal consiglio di amministrazione il prossimo 25 marzo. Sebbene la natura regolamentata del business non lasci ampio margine a sorprese, ciò che continua ad attrarre l’attenzione degli investitori è la capacità storica dell’azienda di generare reddito tramite dividendi solidi e rendimenti interessanti, con una volatilità relativamente contenuta in Borsa.

Il recente aggiornamento del Piano di sviluppo della rete e il focus sulla transizione energetica di Terna rafforzano la visibilità degli investimenti futuri, mentre i risultati di bilancio in arrivo a breve potrebbero offrire ulteriori spunti di valutazione sulle prospettive del titolo.

Quali sono le attese sui dividendi?

Il titolo Terna non ha registrato significativi incrementi in termini di crescita del valore azionario, con un aumento del 5% su base annua a 7,96 euro e una capitalizzazione non lontana dalla soglia dei 16 miliardi di euro, ma si conferma interessante per il suo dividend yield, soprattutto se considerato in rapporto alla bassa volatilità. Secondo una recente nota di Equita SIM, il titolo offre un dividend yield medio del 5% per il periodo 2024-2028 e tratta con un premio del 23% sulla RAB - Regulatory Asset Base, che rappresenta il valore regolato degli asset su cui l’azienda ottiene una remunerazione stabilita dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente - ARERA. L’indicazione degli analisti è posizionata su “hold”, con un target price fissato a 9,30 euro.

Cosa c’è nel Piano di sviluppo della rete 2025-2034

Terna ha recentemente aggiornato il proprio Piano di sviluppo della rete di trasmissione per il decennio 2025-2034, con investimenti complessivi in aumento a 23 miliardi di euro (+10% rispetto al piano 2023-2032). Il nuovo piano si concentra su tre obiettivi principali:

  • Incrementare la capacità installata di rinnovabili, con target di +65 GW entro il 2030 e +94 GW al 2035 rispetto al 2023.
  • Più che raddoppiare la capacità di scambio fra le zone di mercato, portandola da 16 GW a 39 GW.
  • Aumentare la capacità di trasporto con l’estero del 40%.

Tra i progetti chiave confermati figurano il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e diverse interconnessioni con paesi esteri, come quella tra Italia e Tunisia (Elmed), tra Italia e Grecia, e il Sa.Co.I.3 (Italia-Corsica-Sardegna).

La crescente domanda di energia elettrica in Italia

Qual è il fabbisogno di energia dell’Italia, che Terna si impegna a soddisfare? A gennaio 2025, il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 26,9 miliardi di kWh, segnando un incremento dell’1% rispetto allo stesso mese del 2024. La produzione nazionale ha coperto l’82,3% della domanda, mentre il saldo dell’energia scambiata con l’estero si è attestato al 17,7%. Il contributo delle fonti rinnovabili è stato del 31,9%, in flessione rispetto al 33,8% del gennaio precedente, a causa della minore idraulicità e ventosità.

Il parere degli analisti e le prospettive sul titolo

Mediobanca Research ha recentemente confermato la raccomandazione “neutral” su Terna dopo l’emissione di un green bond da 750 milioni di euro, che ha ottenuto una domanda pari a quasi cinque volte l’importo offerto. Anche Deutsche Bank ha rivisto il proprio target price su Terna da 8,6 a 8,2 euro, mantenendo il giudizio “hold”. Gli analisti evidenziano che il settore utility europeo sta scambiando a valutazioni interessanti, con rischi che appaiono sovrastimati.

Progetti di sostenibilità sociale a fianco di quelli infrastrutturali

Oltre all’impegno per la transizione energetica, Terna continua a rafforzare le proprie politiche di sostenibilità sociale. Nel 2024 ha ottenuto la certificazione IMQ sulla parità di genere, attestando il suo impegno per la riduzione delle differenze di genere e la creazione di un ambiente lavorativo più equo e inclusivo.


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Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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