È delle banche il primato dell’aumento dei dividendi, dopo l’ultima tornata di trimestrali, con in testa Banca Monte Paschi di Siena BMPS e BPER Banca BPE. Ma gli investitori possono contare anche sulle cedole di altri titoli finanziari e di alcuni big industriali, a partire da Leonardo LDO.
Numeri alla mano, delle società del listino italiano delle Blue Chip che hanno già presentato i conti del 2024 e hanno annunciato la proposta per il dividendo relativo all’esercizio fiscale appena trascorso (ma che verrà pagato nel corso del 2025) ben 19 hanno aumentato la cedola più del 10%, tre hanno deliberato aumenti inferiori a questa cifra, due di esse riprenderanno da quest’anno a distribuire gli utili agli azionisti, due aziende hanno mantenuto la cedola invariata, mentre solo in due casi si è registrata una riduzione rispetto al 2023.
È utile ricordare che hanno diritto a incassare i dividendi soltanto i possessori delle azioni nel giorno di stacco della cedola. Questo significa che ha facoltà di incassare il dividendo anche chi vende il titolo nel giorno stesso dello stacco, ma non chi lo acquista in quella data.
I titoli con il più alto incremento della cedola
Delle 10 società che hanno aumentato di più la cedola nel 2024, ben 4 appartengono al settore bancario. Sono Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Banco BPM BAMI e Banca Popolare di Sondrio BPSO.
Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha chiuso l’esercizio con una crescita dell’utile operativo superiore al 15%, ha più che triplicato la cedola che è passata da EUR 0,25 dello scorso anno (riferita agli utili del 2023) a EUR 0,86 di quest’anno. BPER Banca, che nel 2024 ha riportato una crescita dei ricavi e degli utili rispettivamente dell’1,8% e del 4,1%, ha raddoppiato la cedola portandola a EUR 1.
Banco BPM BAMI, in occasione della pubblicazione dei conti del 2024 lo scorso 6 febbraio, ha annunciato un dividendo di EUR 0,8, in aumento del 78,57% rispetto a quello del 2023. La banca milaneseha registrato una crescita dell’utile per azione del 51,9% rispetto all’esercizio precedente e ha alzato il payout ratio al 63%, un valore più alto rispetto alle guidance fornite in precedenza.
Molto alto è stato anche l’aumento della cedola annunciata dalla Banca Popolare di Sondrio BPSO. L’istituto di credito lombardo che ha chiuso il 2024 con un utile netto di EUR 574,94 milioni, in aumento del 24,7% rispetto al 2023, ha aumentato il dividendo di quasi il 43% portandolo a EUR 0,80.
Questi risultati, afferma Johann Scholtz senior analyst di Morningstar, si spiegano con la solidità dei bilanci delle banche italiane: “Nonostante nel corso del 2024 gli istituti di credito italiani non abbiano potuto beneficiare di tassi di interesse così elevati come quelli registrati nel recente passato, la maggiore disciplina nella gestione dei costi e l’elevata qualità dei loro asset si è tradotta in utili e flussi di cassa generosi che andranno a finanziare non solo la cedola, ma anche i loro futuri piani di buyback”.
Sempre all’interno del settore finanziario, Unipol Assicurazioni UNI, che ha visto salire gli utili del 5,2% rispetto allo scorso esercizio, ha più che raddoppiato la cedola portandola da EUR 0,38 a EUR 0,85. Mentre la società di asset management Azimut Holding AZM ha aumentato il dividendo del 75% (a EUR 1,75) dopo aver registrato un progresso degli utili del 29% rispetto allo scorso anno.
Leonardo generosa con gli azionisti
Tra le aziende non finanziarie che hanno registrato un forte incremento della cedola nel 2024 ci sono due dei più grandi gruppi industriali italiani per capitalizzazione di mercato: Leonardo e Iveco Group IVG.
Leonardo, che nel 2024 ha beneficiato dall’aumento della spesa per la difesa che ha fatto salire i suoi ordinativi del 16,8%, ha aumentato il dividendo dell’85,7% (a EUR 0,52) forte di una crescita degli utili del 62%. Iveco Group, invece, ha visto salire gli utili d’esercizio del 47% grazie anche alla buona performance del suo segmento difesa (+15% nei ricavi), e ha alzato la cedola del 50% a EUR 0,33.
Tra le aziende più generose del FTSE MIB, in termini di remunerazione degli azionisti, c’è Inwit INW. La società milanese, attiva nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, ha aumentato il dividendo ordinario del 7,4% e ha anche deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario di EUR 0,2147, portando l’incremento complessivo della cedola rispetto al 2023 a superare il 50%.
Tenaris TEN, invece, ha alzato la cedola di quasi il 40% nonostante i deludenti risultati del 2024. L’azienda italiana leader mondiale nella fornitura di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha sofferto l’indebolimento della domanda in mercati chiave come Messico, Argentina e Arabia Saudita chiudendo l’esercizio con un utile netto di USD 2,04 miliardi, in calo di quasi il 50% rispetto a quello precedente.
Stellantis e STM tagliano la cedola
Tra le note negative, ci sono invece le riduzioni della cedola da parte di STMicroelectronics STMMI e Stellantis STLAM. STM, che ha registrato un calo degli utili del 63% a causa dell’acuirsi delle difficoltà dei suoi principali clienti attivi nei settori dell’industria e dell’automotive, ha tagliato il dividendo in pagamento nel 2025 del 6%. Stellantis, alle prese con la profonda crisi del settore automobilistico in Europa, ha registrato un calo degli utili del 70% e ha dunque deciso di ridurre la cedola del 56% rispetto allo scorso anno (riferita agli utili del 2023).
Mercato italiano primo in Europa per dividend yield
Piazza Affari è il mercato azionario europeo più generoso nella distribuzione di dividendi. Se prendiamo come riferimento gli indici Morningstar, il Morningstar Italy Index ha un dividend yield del 6,87%, quasi il doppio rispetto al 3,54% del benchmark dell’area euro e dei principali mercati azionari della regione come Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.
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