Prysmian: cosa aspettarsi dal prossimo Capital Market Day

Gli investitori si aspettano un aggiornamento degli obiettivi da qui al 2028, ma anche un commento su M&A, dazi Usa e quotazione a Wall Street. Analisti positivi sul titolo.

Francesco Lavecchia 25/03/2025 | 13:31
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Artwork du secteur économique de l'industrie

Cosa riserverà il futuro di Prysmian PRY? Il suo Capital Marked Day (CMD) previsto per il prossimo 26 marzo dovrebbe fare luce sulla strategia aziendale e sui risultati attesi da qui al 2028. Ma gli investitori si aspettano delle risposte anche su molti altri argomenti.

Target sui margini di profitto all’attenzione degli analisti

Uno dei temi di maggiore interesse sarà quello dei target fissati dall’azienda da qui al 2028. Il management di Prysmian è solitamente conservativo nella dichiarazione degli obiettivi futuri, ma l’azienda ha raggiunto l’obiettivo di realizzare un EBITDA di EUR2 miliardi con tre anni di anticipo sul suo cronoprogramma.

Determinante in questo senso è stata l’acquisizione dell’americana Encore Wire, leader nella produzione di una vasta gamma di cavi elettrici in rame e alluminio per la produzione e distribuzione di energia, che ha permesso di far salire l’EBITDA pro-forma del 2024 (nell’ipotesi che le due aziende avessero consolidato i loro risultati) a EUR2,1 miliardi. Per queto motivo sarà ancora più interessante vedere a che livello il management deciderà di fissare l’asticella.

Sempre in ottica di profittabilità, gli analisti guarderanno con attenzione alle previsioni sui margini del segmento Electrification (tutti i business legati all’energia: cavi per la trasmissione di energia, reti elettriche di nuova generazione, elettrificazione del settore energetico), che pesa più del 50% sul fatturato. Secondo gli analisti di JP Morgan, nel quarto trimestre Prysmian ha riferito di aver subito un’erosione dei prezzi di alcuni tipi di cavi in rame negli Stati Uniti venduti per il mercato residenziale, che ha contribuito a comprimere il margine del segmento. Il management ha dichiarato che si tratta di una flessione temporanea e prevede una ripresa dei prezzi a partire da marzo. Per questo motivo, aggiungono, sarà interessante capire se quello del 2024 è un dato estemporaneo o se siamo davanti a un trend negativo.

Quali insidie riserva il contesto macro?

Gli analisti saranno interessati anche ai commenti del management sul contesto macro in cui l’azienda si aspetta di operare. Dopo l’acquisizione dell’americana Encore Wire, gli Stati Uniti pesano per oltre il 30% sul giro d’affari complessivo del gruppo. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, un possibile rallentamento dell’economia a stelle e strisce potrebbe frenare la crescita dei ricavi, specie nel segmento Electrification, e alimentare la volatilità del titolo. Per questo motivo, ogni considerazione sulle prospettive di crescita nella regione verrà analizzata con attenzione.

A tenere banco durante il Capital Market Day, saranno anche le possibili ripercussioni sul business dei dazi all’importazione minacciati dal Presidente degli USA Donald Trump. Anche se il CEO di Prysmian Massimo Battaini ha recentemente provato a rassicurare gli investitori sottolineando come l’azienda sia un produttore locale negli Stati Uniti, quindi non interessata da eventuali tariffe, c’è ancora incertezza su quelle che saranno le prossime mosse dell’amministrazione Trump e se ad essere interessato dai dazi non saranno soltanto i prodotti finiti ma anche le materie prime. In quel caso, ha aggiunto l’ad, l’azienda dovrà scaricare sui clienti i costi di produzione più elevati.

Se gli USA preoccupano, l’Europa può riservare invece buone sorprese. Gli analisti di HSBC ritengono che il piano di stimolo tedesco potrà dare un’ulteriore spinta alla crescita del segmento Electification di Prysmian e che le azioni della società italiana possono rappresentare uno strumento interessante per posizionarsi sul trend dell’elettrificazione nel Vecchio continente, specie alle attuali quotazioni di mercato.

Atteso l’annuncio del dual listing

Altro tema caldo al prossimo CMD sarà quello della quotazione a Wall Street. A inizio anno, l’ad del gruppo ha dichiarato in una intervista al Financial Times che è al vaglio l’opzione di un dual listing sul New York Stock Exchange. Il mercato si aspetta una decisione in questo senso e Vivek Midha, analista di Citigroup, ritiene che questo possa rappresentare un catalizzatore positivo per il titolo. In caso contrario, dicono gli analisti di JP Morgan, il mancato annuncio potrebbe scontentare il mercato e tradursi in nuove vendite sul titolo.

Nuove M&A all’orizzonte per Prysmian?

Dopo che Prysmian ha finalizzato nel 2024 le acquisizioni di Encore Wire e Warren & Brown Technologies, leader in Australia nei prodotti di connettività per le reti telecom, gli analisti saranno curiosi ora di capire se e in quale segmento l’azienda ha programmato di fare spesa. Nella sua intervista al Financial Times, Battaini ha affermato che eventuali acquisizioni saranno concentrate nelle aree in cui la società è più debole, come ad esempio quella delle telecomunicazioni. Per questo motivo si attendono degli aggiornamenti sul versante M&A.

Le raccomandazioni degli analisti sul titolo

Il rally registrato nel corso del 2024 (+51.5%) ha portato il titolo a raggiungere lo scorso 24 gennaio il suo massimo storico a quota EUR72,76. Ma da allora il prezzo di Borsa è sceso di oltre il 20%, complice la delusione del mercato per le aspettative troppo conservative dell’azienda per il 2025.

Gli analisti di Intesa Sanpaolo stimano per i prossimi quattro anni una crescita media dei ricavi del 4,6% e un progresso degli utili dell’8,5%. “Al momento il titolo è scambiato a un P/E del 24% inferiore a quello medio del settore, per questo motivo confermiamo la nostra raccomandazione di buy e un target price a quota EUR73”, scrive Monica Bosio nel suo report dello scorso 13 marzo.

Sono positivi sul titolo anche gli analisti di JP Morgan che hanno confermano il target price a EUR77. Il recente il sell off del titolo, affermano, è da considerare un’errata valutazione su Prysmian, che invece offre uno dei tassi di crescita più elevati del settore. Inoltre, si aspettiamo che il Capital Markets Day ripristini la fiducia del mercato fornendo un piano di creazione di valore a medio termine.

Raccomandazione di buy anche per gli analisti di Jefferies, che stimano un prezzo obiettivo di EUR80. Nelle sue valutazioni, la banca d’affari americana, tiene conto della limitata esposizione di Prysmian al settore residenziale USA, che potrebbe risentire di un possibile peggioramento della congiuntura, e delle sinergie e del vantaggio competitivo che promette di produrre l’integrazione dell’azienda italiana con Encore Wire.

Barclays, che ha un giudizio di overweight su Prysmian con un target price di EUR74, si aspetta che nel periodo 2025-28, relativamente all’allocazione del capitale, il gruppo italiano privilegi la distribuzione agli azionisti. Gli analisti stimano un investimento di 1,4/3,1 miliardi di euro in dividendi e programmi di buyback e si aspettano delle conferme nel prossimo Capital Market Day.

BNP Paribas è invece pessimista sul titolo Prysmian e ha confermato il giudizio di underperform con un prezzo obiettivo di EUR32. Gli analisti credono che i target che verranno annunciati dal management di Prysmian saranno ancora una volta inferiori alle aspettative e ritengono che gli attuali margini di profitto non siano sostenibili nel futuro. Inoltre, aggiungono che il mercato sta sopravvalutando il potenziale di rendimento di Prysmian, che invece non tornerà ai livelli precedenti al 2017 nel prossimo futuro.


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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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