Le azioni entrano nella seconda settimana di sell off

Le borse europee e statunitensi hanno subito forti oscillazioni lunedì, prima di diventare negative quando Trump ha minacciato ulteriori dazi sulla Cina.

Lukas Strobl 07/04/2025 | 10:28
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Illustrazione a collage con triangoli che puntano verso l'alto e verso il basso, con fotografie di monete e di un edificio cittadino integrate nel disegno, insieme a vari elementi grafici.

I titoli europei chiudono la seduta di lunedì 7 aprile in ribasso, continuando il peggior crollo dall’inizio della pandemia di coronavirus, dopo che il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che continuerà con la sua politica sui dazi.

L’indice Stoxx Europe 600 ha perso il 4,5%, mentre in mattinata le azioni cinesi avevano segnato cali più marcati. I mercati statunitensi hanno aperto in netto ribasso, con un calo di quasi il 5% sul Nasdaq Composite e del 4,50% sull’indice S&P 500. Poi hanno ridotto le perdite, in una seduta che rimane volatile. L’indice Nasdaq Composite, a forte componente tecnologica, è entrato in un mercato ribassista venerdì, dopo essere sceso del 20% dal suo picco più recente. L’indice S&P 500 è entrato e uscito dal territorio del mercato ribassista durante la sessione di lunedì: dovrebbe chiudere in ribasso del 3,12% per entrare formalmente anche in un mercato ribassista.

Trump minaccia un escalation della guerra commerciale

In un post sui social media di domenica, Trump è apparso intenzionato a mantenere la rotta con i dazi più gravosi degli Stati Uniti in oltre un secolo. “L’unico modo in cui questo problema può essere curato è con le TARIFFE, che ora stanno portando decine di miliardi di dollari negli Stati Uniti.

Lasciando pochi dubbi sul fatto che la guerra commerciale è destinata a intensificarsi, Trump ha proseguito lunedì dicendo che se la Cina non ritirerà la sua tariffa di ritorsione del 34% entro martedì, le tariffe statunitensi saranno ulteriormente aumentate mercoledì.

Wall Street sulla soglia del mercato orso

Gli investitori hanno paura di “comprare sui ribassi”

“Il sell off dei mercati non ha ancora raggiunto le stesse dimensioni di quello del marzo 2020, ma ha sconvolto gli investitori allo stesso modo”, ha dichiarato lunedì Michael Field, chief European markets strategist di Morningstar. “Una somiglianza chiave con quel periodo è la mancanza di visibilità sul fatto che le cose potrebbero peggiorare molto per i mercati globali prima di migliorare, dissuadendo gli investitori dall’acquistare sui ribassi”.

“La differenza fondamentale tra oggi e allora, tuttavia, è che la situazione attuale è interamente causata dall’uomo e in teoria potrebbe essere risolta da un giorno all’altro. Se l’ottimismo che si respira in questa situazione supererà il rischio che il nostro sistema commerciale globale venga definitivamente stravolto, questo determinerà la direzione del mercato da qui in poi”.

“Un’aria di capitolazione”

“Penso che ci sia decisamente un’aria di capitolazione nel mercato”, ha detto lunedì Kathleen Brooks, responsabile della ricerca per il Regno Unito presso XTB. ‘Il DAX è sceso del 10%. L’ho visto e ho pensato che ora siamo in un territorio di capitolazione. C’è un enorme panico che ha preso piede’.

Secondo Brooks, cogliere questo momento non è per i deboli di cuore: “Ci sono grandi opportunità di acquisto se si ha molta tolleranza al rischio, potenzialmente perché le mosse sono ingiustificate in questa fase, perché non sappiamo davvero cosa ci riserva il futuro”.

“Oggi segna un inizio settimana molto disordinato”, ha dichiarato Stuart Clark, portfolio manager di Quilter’s WealthSelect. ‘Le prospettive di guadagno si sono notevolmente indebolite e il sentiment pure. Tuttavia, il meccanismo di ponderazione del mercato ha iniziato ad adeguarsi attraverso le valutazioni. La domanda chiave ora è se supereremo l’equilibrio in questo processo. Dato l’attuale contesto, sembra ancora troppo presto per aggiungere rischi ai nostri portafogli’.

In un contesto di straordinaria volatilità come quello di lunedì, il senior portfolio manager di Morningstar Mark Preskett ha avvertito che “c’è troppa incertezza. L’Europa non ha ancora reagito”.

“In generale abbiamo riequilibrato i nostri portafogli, riprendendo ad acquistare azioni e vendendo alcune obbligazioni”, ha aggiunto Preskett.

Azioni cinesi, ribasso storico

Un drammatico crollo delle azioni asiatiche ha preceduto i cali relativamente meno forti dei titoli europei e statunitensi, con l’indice Hang Seng di Hong Kong che ha chiuso la sessione con un calo del 13,2%, la peggiore performance dalla crisi finanziaria asiatica del 1997.

L’indice continentale CSI 300 è sceso del 7% rispetto a venerdì, mentre il benchmark giapponese Nikkei 225 ha terminato la sessione in ribasso del 7,8% e il KOSPI della Corea del Sud è sceso del 5,6%.

Borse europee in ribasso

L’indice Stoxx Europe 600 ha perso oltre il 4% nella seduta di lunedì.

L’indice del settore dei servizi finanziari Stoxx 600 ha sottoperformato il principale benchmark, trainato al ribasso dalle società di private equity come Bridgepoint BPT e Partners Group PGHN. Anche i titoli energetici sono scesi per il calo del prezzo del petrolio.

Con un’inversione di tendenza drammatica, i titoli europei del settore aerospaziale e della difesa hanno annullato quasi tutte le perdite nel corso della sessione di negoziazione, dopo che Rheinmetall RHM ha inizialmente perso più del 10%. Il gruppo tedesco della difesa ha chiuso la sessione con un rialzo di oltre il 6%.

Quanto è lontana Piazza Affari dal mercato orso?

Lunedì 7 aprile, l’indice FTSE Mib ha perso il 5,4%, a causa soprattutto delle vendite su Recordati REC (-8,5%), A2A A2A (-8,2%) ed ENI ENI (-7,7%). E’ stata ancora una giornata difficile per le banche.

Piazza Affari è ai minimi da agosto 2024. Da inizio anno, l’indice Morningstar Italy ha quasi azzerato i guadagni. Dal picco del 2025 - raggiunto il 19 marzo - a venerdì scorso, Piazza Affari ha perso oltre l’11%, mentre nell’ultimo mese è scesa del 14,6% e si avvicina al territorio di mercato orso, che si verifica con un ribasso del 20% dai massimi più recenti.

Sunniva Kolostyak e Sara Silano hanno contribuito all’articolo.


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Info autore

Lukas Strobl  è editorial manager EMEA di Morningstar.

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