Editor's Note: Questa analisi è stata pubblicata originariamente come nota azionaria da Morningstar Equity Research.
Principali metriche Morningstar per Alphabet
- Stima del fair value: USD 237,00
- Morningstar Rating: ★★★★★
- Morningstar economic moat: Wide
- Morningstar Uncertainty Rating: Medium
Dopo la debolezza registrata in seguito agli utili del quarto trimestre, il titolo Alphabet GOOGL continua a subire pressioni al ribasso, mentre i mercati sono reduci da un crollo causato dall’imposizione di dazi da parte della nuova amministrazione statunitense.
Sebbene permanga l’incertezza sulla durata delle tariffe, riteniamo che Alphabet sia ben posizionata dal punto di vista competitivo anche se la spesa pubblicitaria digitale dovesse rallentare.
Nei periodi di incertezza economica, vediamo un impatto sproporzionato sui budget pubblicitari del top-funnel (brand awareness). Alphabet, con la sua attività di ricerca ad alto ritorno sulla spesa pubblicitaria, dovrebbe essere più resistente rispetto ai concorrenti su questo fronte.
Inoltre, mentre le tariffe continuano ad attirare l’attenzione sul business della pubblicità digitale di Alphabet, riteniamo che gli investitori debbano prestare attenzione al business del cloud dell’azienda, che è destinato ad accelerare le vendite nel 2025 grazie all’allentamento dei vincoli di capacità, con l’entrata in funzione di una maggiore capacità di data center.
Stima del fair value: Manteniamo la nostra stima di fair value di 237 dollari per Alphabet e continuiamo a ritenere che l’azienda sia sostanzialmente sottovalutata.
Se i dazi statunitensi dovessero persistere e si verificasse un rallentamento della spesa pubblicitaria digitale, ci aspetteremmo un calo del 10% della stima del fair value delle azioni di Alphabet, che comunque continuerebbe ad essere superiore al prezzo attuale.
Novità: Il lancio da parte di Alphabet di Gemini 2.5, il suo LLM (modello linguistico basato sull’intelligenza artificiale) all’avanguardia, ha catalizzato un notevole interesse da parte degli sviluppatori e ci aspettiamo che l’azienda monetizzi questo interesse nelle vendite del cloud nel 2025.
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