I titoli europei balzano dopo la sospensione dei dazi da parte di Trump

Mentre le azioni hanno annullato le forti perdite della settimana, i rendimenti dei Treasury USA sono tornati a scendere.

Lukas Strobl 10/04/2025 | 10:35
Facebook Twitter LinkedIn

Collageillustrazione con triangoli che si trovano in alto o in basso, con fotografie di un mio cliente e di uno stadio integrate nel design, con un elemento grafico in più.

L’annuncio improvviso del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di uno stop di 90 giorni alla maggior parte delle nuove tariffe, comprese le cosiddette tariffe reciproche contro i Paesi europei, ha fatto impennare le azioni globali. Ma l’avvio debole di Wall Street ha ridimensionato i guadagni.

L’indice Stoxx Europe 600 è salito fino al 7% nelle prime ore di giovedì, ma ha ridotto questi guadagni quando il mercato statunitense ha aperto in ribasso. I rialzi hanno comunque permesso di invertire le forti perdite subite dall’inizio della settimana tra i timori di una spirale della guerra commerciale con gli Stati Uniti.

L’indice S&P 500 ha aperto con un calo di circa il 2,5%, mentre l’indice composito Nasdaq ha perso circa il 3% all’inizio delle contrattazioni.

Dopo essere stati i titoli più in calo all’inizio della settimana, le banche europee hanno guidato la ripresa, con l’italiana UniCredit UCG e la britannica Barclays BARC che hanno registrato i maggiori guadagni.

“È un fatto molto positivo per i mercati, molti dicono che lo scenario peggiore è ormai superato”, ha commentato Michael Field, chief European market strategist di Morningstar. “Ma è probabile che l’incognita della guerra commerciale persista per qualche tempo”.

Il Nikkei 225 del Giappone ha chiuso in rialzo del 9%, mentre i titoli cinesi sono rimasti in gran parte al di fuori del rally, poiché il Paese è rimasto al centro delle ire di Trump, rischiando un ulteriore aumento dei dazi.

Trump fa marcia indietro

Nel mezzo di un crollo delle azioni globali mercoledì, Trump ha annunciato che la maggior parte delle misure stabilite nel “Liberation Day” sarebbero state sospese per 90 giorni e che tutti i Paesi che non avessero effettuato ritorsioni - tutti tranne la Cina - avrebbero dovuto affrontare una “tariffa reciproca” ridotta del 10%. Allo stesso tempo, le tariffe statunitensi contro la Cina sono state nuovamente aumentate al 125%.

Durante la pausa di 90 giorni, 75 Paesi dovranno impegnarsi con le autorità statunitensi per adottare misure volte a mitigare tariffe commerciali sospese, ad esempio spostando la produzione negli Stati Uniti o accettando un aumento delle importazioni di beni statunitensi, soprattutto energetici.

“Un grande passo indietro da parte di Trump; era chiaramente sotto pressione da parte dei suoi sostenitori e del partito”, ha commentato Field di Morningstar. Mercoledì scorso, gli economisti di Goldman Sachs avevano previsto che gli Stati Uniti sarebbero entrati in recessione a causa delle politiche di Trump. La banca d’affari ha annullato tale previsione subito dopo l’annuncio della pausa di 90 giorni da parte di Trump.

Le turbolenze del mercato obbligazionario si attenuano

I rendimenti dei titoli di Stato USA sono scesi giovedì, attenuando gli effetti del drammatico selloff di mercoledì che aveva spinto il decennale a un picco del 4,5%. I rendimenti obbligazionari si muovono in direzione opposta rispetto ai prezzi delle obbligazioni e si sono impennati bruscamente durante il selloff dei bond. Il rendimento del Treasury decennale si attesta al 4,38% giovedì, mentre quello a 30 anni è sceso al 4,85% dal picco del 5% di mercoledì.

“La disciplina del mercato obbligazionario ha dimostrato ancora una volta di essere un potente strumento per riorientare l’approccio dei governi”, ha dichiarato Nichola James, managing director del gruppo di rating sovrano globale di Morningstar Rating DBRS. “Quello che stiamo vedendo ora, tuttavia, non è un abbandono della politica degli Stati Uniti, ma un percorso alternativo per raggiungerla, e in questo ambiente, l’incertezza, che è dannosa per le imprese continua”.

Mercoledì gli investitori hanno venduto i titoli di Stato statunitensi, mettendo in discussione il loro status di asset sicuri. Inoltre, molti hedge fund sono stati costretti a liquidare le loro posizioni a causa del crollo del mercato. I titoli di Stato tedeschi, o bund, hanno beneficiato della fuga dai titoli statunitensi. Giovedì la tendenza si è inizialmente invertita, poi il bund decennale è sceso appena al di sotto del livello di ieri al 2,57%. Tra i titoli di Stato periferici, il BTP decennale italiano si è attestato al 3,82% non lontano dai livelli della vigilia, mentre lo spread BTP-Bund è sceso a 123 punti con un calo di oltre il 5% rispetto a mercoledì.

Anche Piazza Affari festeggia la pausa di 90 giorni

Dopo aver aperto in forte rialzo, l’indice FTSE Mib ha terminato la seduta di giovedì con un guadagno del 4,73%, trainato dai titoli bancari, oltre che da Prysmian PRY e Telecom Italia TIT.

Per Luigi De Bellis, responsabile del team di ricerca di Equita, nel breve la sospensione dei dazi può favorire i titoli ciclici e finanziari, perché si riducono le probabilità di recessione, mentre le società che potrebbero beneficiarne in modo più strutturale appartengono al settore industriale, tra cui Buzzi BZU, WeBuild WBD, Prysmian e Interpump IP.

Sara Silano ha contribuito a questo articolo.


L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Lukas Strobl  è editorial manager EMEA di Morningstar.

© Copyright 2025 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures