Piazza Affari, che era stata una delle peggiori Borse del Vecchio continente durante il selloff innescato dall’annuncio delle tariffe americane, ha registrato il rimbalzo maggiore tra i principali listini europei, dopo la pausa di 90 giorni annunciata dal presidente Donald Trump. Ha guadagnato quasi il 7% dal 10 al 14 aprile, sovraperformando il benchmark della regione di circa 50 punti base.
La Top 10 dei rimbalzi di Piazza Affari
A guidare i rialzi sono stati i bancari, che al contrario erano stati tra i peggiori performer dopo l’annuncio delle tariffe USA. Banco BPM BAMI è il migliore del comparto con un rialzo dell’11,36%, a seguire FinecoBank FBK e UniCredit UCG con guadagni superiori al 10% e Banca MPS BMPS che è salita del 9,87%. In generale, quasi tutti i titoli del settore finanza hanno registrato guadagni compresi tra il 6% e ll’11,36%. L’unica nota negativa è rappresentata da Anima, che ha perso il 5,75% a causa delle incertezze sul futuro in Borsa della SGR dopo che Banco BPM è salita all’89,949% del capitale sociale.
Il titolo che ha registrato il rimbalzo maggiore è stato però Telecom Italia. La compagnia italiana per le telecomunicazioni ha guadagnato il 14,18% anche in scia al favorevole report degli analisti di Exane Bnp Paribas che hanno alzato il target price del titolo a EUR 0,35 sulla base di aspettative per un prossimo consolidamento del settore in Europa.
In forte ripresa anche i titoli del comparto beni industriali. Nonostante nei primi 10 maggiori rimbalzi ci sia solo Prysmian PRY tra le azioni del manifatturiero, con un rialzo del10%, i titoli del settore che compongono il paniere dell’indice Morningstar Italy NR hanno registrato in media un guadagno superiore al 7%. Hanno fatto meglio i titoli large e mid cap come Leonardo LDO (+8,6%), Interpump IP (+9%), WeBuild WBD (+9,4%) e Maire Spa MAIRE (+9,7%), mentre le small cap ENAV ENAV e Danieli & C DAN hanno registrato rialzi tra il 3,7% e il 5,5%.
In forte rialzo anche i tecnologici di Piazza Affari, con Technoprobe TPRO e Nexi NEXI che hanno guadagnato rispettivamente il 13% e il 10,5%. A chiudere la Top 10 dei rimbalzi è Buzzi BZU, salito di quasi il 10% anche per effetto delle nuove mosse su Gulf Cement Company. La società italiana, infatti, lo scorso 10 aprile ha alzato del 34% il prezzo offerto per le azioni dell’azienda degli Emirati Arabi Uniti e ha esteso il periodo dell’OPA fino al 24 aprile, incassando il parere favorevole degli analisti.
I titoli che sono saliti meno dopo la pausa delle tariffe
In coda alla classifica delle performance dei titoli di Piazza Affari c’è Stellantis STLAM, che nel periodo considerato si è mantenuta piatta. Nella seduta del 15 aprile, però, le azioni della casa automobilistica sono salite fino al 6% in scia alle ultime dichiarazioni di Donal Trump. Il Presidente degli Stati Uniti ha affermato, infatti, che starebbe pensando le case automobilistiche dai dazi per dare loro il tempo di adattare le catene di approvvigionamento e trasferire le produzioni negli Stati Uniti e questo ha spinto al rialzo i titoli dell’industria maggiormente esposti al mercato USA.
In forte ritardo anche Salvatore Ferragamo SFER, il cui guadagno nel periodo considerato non è andato oltre il +1,47% sottoperformando nettamente i competitor Moncler MONC e Brunello Cucinelli BC che invece hanno registrato un rimbalzo superiore al 7%.
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