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Morningstar DBRS conferma il rating sull’Italia, ma monitora il rischio dazi

La guerra commerciale potrebbe rappresentare una sfida per gli sforzi di risanamento fiscale.

Morningstar DBRS 22/04/2025 | 09:39
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Morningstar DBRS ha confermato il rating sull’Italia a BBB (high), con trend che rimane positivo.

Il trend positivo riflette i risultati fiscali migliori del previsto nel 2024 e il continuo impegno del governo nei confronti dei suoi piani di aggiustamento fiscale a medio termine, nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico più difficile.

Il giudizio è sostenuto anche dalla buona performance del mercato del lavoro, dai segnali di una crescita potenziale superiore alla media storica, da un sistema bancario più solido e dalla stabilità del governo.

Nel 2024 l’Italia ha registrato un disavanzo di bilancio pari al 3,4% del PIL (prodotto interno lordo, Ndr), inferiore al 4,3% inizialmente previsto e al 7,2% del 2023. Il miglioramento riflette la graduale eliminazione dei programmi di ristrutturazione degli edifici residenziali e la solidità delle entrate fiscali.

Dazi e maggior spesa per la difesa mettono a rischio il risanamento fiscale

La conferma del trend positivo tiene conto delle crescenti tensioni commerciali e geopolitiche che potrebbero rappresentare una sfida per gli sforzi di risanamento fiscale dell’Italia attraverso una crescita più bassa, un aumento delle spese per la difesa e un incremento dei costi di finanziamento. L’escalation delle tensioni commerciali globali ha portato a una revisione delle prospettive di crescita dell’Italia e a un aumento dell’incertezza. Sebbene l’impatto economico attraverso il canale commerciale diretto dovrebbe rimanere contenuto per ora, l’impatto potrebbe essere più grave se la fiducia nel commercio e negli investimenti globali dovesse diventare significativamente più bassa, pertanto continuiamo a monitorare la situazione.

Morningstar DBRS valuta positivamente l’impegno del governo a proseguire il percorso di risanamento fiscale previsto nonostante le prospettive macroeconomiche più deboli. La performance fiscale superiore alle attese nel 2024 ha fornito un certo margine per assorbire il deterioramento innescato dallo shock tariffario. Inoltre, prevediamo che l’Italia aumenterà la spesa per la difesa solo gradualmente nel tempo e senza compromettere la sostenibilità del debito pubblico.

Perché è stato riconfermato il rating sull’Italia

La conferma da parte di Morningstar DBRS del rating creditizio BBB (high) dell’Italia è sostenuta da diversi fattori. L’Italia beneficia dell’adesione all’Unione Europea (UE) e del sostegno e dell’elevata credibilità della Banca Centrale Europea (BCE). L’economia è ampia e diversificata, grazie al secondo settore manifatturiero più grande d’Europa e a un settore dei servizi resiliente. Inoltre, la posizione esterna dell’Italia beneficia della rapida ripresa del conto corrente della bilancia dei pagamenti e della posizione patrimoniale netta sull’estero (NIIP) positiva del Paese. L’indebitamento del settore privato è uno dei più bassi dei Paesi avanzati e il sistema bancario italiano è in una posizione più solida rispetto al passato in termini di capitalizzazione e crediti netti deteriorati.

Tuttavia, i rating creditizi rimangono limitati da un livello molto elevato di debito pubblico, dagli alti disavanzi fiscali registrati dall’inizio della pandemia, dalla debole crescita potenziale del PIL e da un contesto politico che ha ostacolato la capacità dell’Italia di affrontare le sfide economiche.

L’articolo è stato elaborato da Sara Silano.


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