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Verso la trimestrale di Alphabet, il titolo è sottovalutato?

Ci aspettiamo un trimestre forte nonostante le pressioni macro.

Malik Ahmed Khan 22/04/2025 | 10:05
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A view of Google Headquarters in Mountain View, California, United States.

Alphabet GOOGL pubblicherà la relazione sugli utili del primo trimestre il 24 aprile, dopo la chiusura della Borsa americana. Ecco il parere di Morningstar su cosa aspettarsi.

Principali metriche Morningstar per Alphabet


Cosa vedere nei guadagni del 1° trimestre di Alphabet

  • Ci aspettiamo un trimestre forte per Google Cloud, con la pubblicazione di ulteriori dati/metriche che mostrano la forza della piattaforma.
  • Sebbene si preveda che la pubblicità sia sotto pressione a causa della macroeconomia, non ci aspettiamo un impatto significativo sugli utili del primo trimestre.
  • Riteniamo che l’azienda fornirà maggiori informazioni sulla monetizzazione di GenAI nel settore della ricerca e in altri settori, per dissipare le preoccupazioni degli investitori in merito al ritorno sugli investimenti.
  • Non ci aspettiamo alcun commento sulle cause antitrust e manteniamo la nostra opinione che vi sia una gamma di esiti normativi e che Alphabet sia in grado di affrontarli senza subire una distruzione di valore materiale che non sia già stata prezzata.
  • Dal punto di vista della valutazione, ci sono un sacco di cattive notizie (sfide di monetizzazione, interruzione della ricerca, antitrust), con il titolo che viene scambiato con un prezzo/utile a metà degli anni dieci, ben al di sotto del mercato e dei suoi “Magnifici Sette”. Prevediamo che il 2025 sarà l’anno della svolta, con gli investitori che gradualmente concorderanno con la nostra tesi sull’antitrust, sulla monetizzazione GenAI e sulla resistenza della ricerca tradizionale.
  • Le azioni Alphabet sono sostanzialmente sottovalutate e vengono scambiate nella fascia delle 5 stelle.

Prezzo delle azioni Alphabet

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Stima del fair value delle azioni Alphabet

Con un rating di 5 stelle, riteniamo che il titolo Alphabet sia significativamente sottovalutato rispetto alla nostra stima di fair value a lungo termine di USD 237 per azione, che implica un multiplo prezzo/utile rettificato di 26 volte nel 2025 e un multiplo valore d’impresa/ EBITDA rettificato di 19 volte. Prevediamo che il fatturato di Alphabet crescerà a un tasso annuo composto del 10% nei prossimi cinque anni.

Prevediamo che Google Search crescerà a un livello medio-alto a una cifra nei prossimi cinque anni, man mano che il mercato della pubblicità digitale maturerà e i tassi di crescita si ridurranno dopo i robusti anni successivi alla pandemia. Prevediamo che YouTube crescerà a un tasso a due cifre nei prossimi cinque anni, con una forte attività pubblicitaria sempre più sostenuta dagli abbonamenti.

Per saperne di più sulla stima del fair value di Alphabet, clicca qui.

Economic moat

Riteniamo che Alphabet meriti un economic moat wide (ampio) grazie agli asset intangibili, all’effetto rete, al vantaggio di costo e ai costi di passaggio dei clienti che permeano una serie di attività di sua proprietà.

Sebbene i segmenti operativi di Alphabet siano suddivisi in Google Services, Google Cloud e Other Bets, riteniamo che ai fini dell’analisi dell’economic moat e del vantaggio competitivo duraturo dell’azienda sia più appropriata una suddivisione diversa. Nella nostra analisi del moat, consideriamo Google Search, YouTube, Google Cloud, Android e Google Play, Devices e Other Bets (che comprende i progetti aspirazionali di Google come i veicoli a guida autonoma e l’accesso a Internet).

Per saperne di più sull’economic moat di Alphabet, clicca qui.

Solidità finanziaria

Riteniamo che la posizione finanziaria di Alphabet sia praticamente inattaccabile. L’azienda ha chiuso il 2024 con liquidità ed equivalenti di 96 miliardi di dollari, più che compensando il debito di 11 miliardi di dollari. L’attività pubblicitaria dell’azienda è una macchina generatrice di liquidità, che sforna decine di miliardi di dollari di free cash flow all’anno. Oltre alla pubblicità, Alphabet sta facendo progressi nella diversificazione delle fonti di generazione di cassa, con le vendite di abbonamenti a Google Cloud e YouTube come ulteriori motori di free cash flow.

Per saperne di più sulla solidità finanziaria di Alphabet, clicca qui.

Rischio e incertezza

Assegniamo ad Alphabet un rating di incertezza medio. Il nostro rating riflette la convinzione che, nonostante l’incertezza a breve termine legata alla regolamentazione antitrust e alla potenziale concorrenza nel mercato della ricerca basata sull’AI, Alphabet sia ben posizionata per espandere la propria attività complessiva mantenendo un bilancio solido.

In prospettiva, riteniamo che gli asset intangibili e gli effetti di rete di Google possano salvaguardare la sua posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. Inoltre, i continui investimenti dell’azienda nel settore dell’AI, che Alphabet può sfruttare in quasi tutte le attività che gestisce, dovrebbero incrementare il valore. Allo stesso tempo, però, pensiamo che lo status di leader assoluto di Google Search possa essere messo sotto pressione soprattutto a causa dei controlli antitrust. Sebbene non riteniamo che la leadership di mercato dell’azienda possa diminuire, questo problema aggiunge incertezza a un’attività altrimenti stabile.

Per saperne di più sui rischi, clicca qui.

Questo articolo è stato redatto da Jacqueline Walker.


L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Malik Ahmed Khan  è analista azionario di Morningstar.

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