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Dollaro giù e nuovo record per oro sullo sfondo dello scontro Trump-Fed

Novo Nordisk a picco, mentre la rivale Eli Lilly fa progressi con il farmaco per l’obesità.

Ollie Smith 22/04/2025 | 10:24
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I mercati azionari europei hanno aperto in ribasso dopo la pausa pasquale e il dollaro ha toccato i minimi da tre anni a questa parte, in un clima di ulteriore contagio da parte dell’amministrazione Trump, questa volta sui tassi di interesse.

Il presidente Donald Trump ha dichiarato che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell è “un perdente” e ha ribadito le precedenti richieste di taglio dei tassi di interesse da parte della banca centrale.

“Ci può essere un rallentamento dell’economia a meno che Mr. Too Late, un grande perdente, non abbassi i tassi di interesse, ORA”, ha scritto Trump sui social media.

Quali sono i titoli che hanno perso di più?

L’indice STOXX Europe 600 sta registrato un calo di circa lo 0,50% rispetto alla chiusura di giovedì.

I maggiori ribassi sono stati quelli di Orsted ORSTED, Novo Nordisk NOVO B, Zealand Pharma ZLDPF, con perdite intorno al 7%. Zealand Pharma e Novo Nordisk hanno subito un calo a causa dei risultati positivi di una sperimentazione sulla pillola dell’obesità condotta dalla concorrente statunitense Eli Lilly LLY.

Sui mercati valutari, il dollaro ha continuato a scendere rispetto all’euro, toccando un minimo di tre anni e scambiando a 0,86 euro. Anche il prezzo dell’oro ha toccato un nuovo massimo di 3.500 dollari prima di arretrare leggermente.

“In ultima analisi, il mercato sta solo cercando di trovare il suo livello”, afferma Michael Field, chief European market strategist di Morningstar.

“Da un lato c’è un certo ottimismo per il fatto che abbiamo superato la fase peggiore della guerra dei dazi, dall’altro c’è una spaccatura tra l’amministrazione Trump e la Fed, che non è mai una cosa positiva.

“Il FTSE 100 è in qualche modo un titolo difensivo a causa della composizione dell’indice, con molte società finanziarie e di servizi, e della situazione apparentemente più stabile tra Regno Unito e Stati Uniti”.

I futures sulle azioni statunitensi indicano ora che le azioni apriranno in rialzo negli Stati Uniti, con la maggior parte degli indici futures in aumento di quasi l’1%. Ciò fa seguito al calo dell’1,60% registrato ieri dal Morningstar US Market Index.

Lo yield del Treasury USA a 10 anni è rimasto fermo al 4,41%, dopo il forte aumento di lunedì.

A Milano, l’indice FTSE Italia All Share sta viaggiando a -0,70%.

Perché i mercati hanno reagito negativamente ai commenti di Trump sulla Fed?

I mercati statunitensi hanno reagito negativamente alle ammonizioni di Trump sulla Federal Reserve perché gli investitori temono che il presidente possa destabilizzare il sistema finanziario con i suoi commenti. Gli investitori temono l’incertezza che circonda lo status di “porto sicuro” degli Stati Uniti.

Nel suo primo mandato, il presidente Donald Trump ha criticato il presidente Jerome Powell, esortando la Fed a tagliare i tassi di interesse. Ma il contesto più ampio di questa storia è che la Federal Reserve statunitense - come la Banca d’Inghilterra e la Banca Centrale Europea - è indipendente dal governo.

A differenza della Banca d’Inghilterra e della Banca Centrale Europea, la Fed ha anche un mandato più ampio per mantenere la massima occupazione nell’economia statunitense.

Dopo il dramma dei mercati delle ultime tre settimane, è cresciuta la speculazione che le banche centrali saranno costrette a tagliare i tassi per stimolare l’attività economica e allentare la pressione del debito su consumatori e imprese.

La Banca Centrale Europea lo ha già fatto, tagliando i tassi la scorsa settimana in presenza di quello che ha definito un “deterioramento” delle prospettive di crescita economica.


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Info autore

Ollie Smith  è editor di Morningstar UK

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