Questa analisi è stata pubblicata originariamente come nota azionaria da Morningstar Equity Research.
Principali metriche Morningstar per Kering
- Stima del fair value: EUR 361,0
- Morningstar Rating: ★★★★★
- Morningstar Economic Moat: Narrow
- Morningstar Uncertainty Rating: Medio
Gucci: ricavi in calo del 25%
Riduciamo la nostra stima del fair value di Kering KER a EUR 360 da EUR 380, poiché la società ha registrato un andamento dei ricavi ancora debole nel primo trimestre.
Il fatturato del gruppo è sceso del 14%, con una leggera decelerazione sequenziale rispetto al 12% del quarto trimestre, rimanendo comunque tra le peggiori performance del settore. I ricavi del marchio di punta Gucci sono scesi del 25%, con un leggero peggioramento sequenziale rispetto al calo del 24% del quarto trimestre. Il contesto della domanda rimane difficile, come hanno sottolineato gli operatori del lusso, mentre la debolezza dell’appeal dei marchi di Kering, in particolare Gucci, rende il contesto più difficile da gestire. Bottega Veneta è stata l’unica area positiva, con una crescita dei ricavi del 4% a valuta costante, grazie alla forte performance in Europa e Nord America.
Gucci continua a soffrire per la debolezza commerciale e per le scarse performance delle collezioni carryover, mentre le introduzioni di nuovi prodotti hanno ottenuto risultati migliori e i ricavi medi unitari sono aumentati. A nostro avviso, ciò può essere in parte dovuto alla situazione macroeconomico, e i capi carryover sono più probabilmente acquistati da acquirenti aspirazionali piuttosto che da consumatori fedeli al marchio (che li possiedono già).
Louis Vuitton e Prada guadagnano quote di mercato
Dal momento che Gucci non è più un nome di punta per i consumatori e i budget sono limitati, la domanda ne risente. L’azienda sta affrontando il problema con piani per modificare il design delle linee in corso e accelerare la fornitura di nuovi prodotti al mercato.
A nostro avviso, però, la desiderabilità del marchio stesso, o la sua attuale mancanza, è la chiave per ribaltare la situazione, dato che per il momento i concorrenti della stessa categoria di prezzo, come Louis Vuitton e Prada, sembrano guadagnare quote. La collezione del nuovo direttore creativo sarà presentata a settembre e in seguito arriverà progressivamente nei negozi. Riteniamo che Gucci abbia bisogno di una forte narrazione del marchio supportata dal suo budget di marketing, che, dato il calo della redditività, potrebbe essere meno ampio.
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