Apple AAPL pubblicherà i dati del secondo trimestre il prossimo 1° maggio. Ecco il parere di Morningstar su cosa aspettarsi dai conti di Apple e dal suo titolo.
Metriche chiave di Morningstar per Apple
- Fair value: USD 200,00
- Morningstar Rating: ★★★
- Economic Moat: Wide
- Morningstar Uncertainty Rating: Medium
Il focus sulla trimestrale di Apple
- Andamento dei ricavi da iPhone: i ricavi da iPhone continuano a essere il principale motore dei risultati finanziari di Apple. Ci aspettiamo un normale calo stagionale rispetto al trimestre che termina a dicembre, che ha beneficiato del lancio di un nuovo prodotto e delle festività natalizie, ma prevediamo una modesta crescita su base annua per i ricavi da iPhone nel trimestre di marzo.
- Crescita dei servizi: I ricavi da servizi sono il principale motore di crescita di Apple e ci aspettiamo che il progresso in doppia cifra prosegua anche nel secondo trimestre.
- Impatto dei dazi: Apple deve far fronte a un rischio tariffario significativo per le vendite di iPhone negli Stati Uniti. Osserveremo il modo in cui il management inquadra la sua capacità di gestire i dazi e vedremo se nel trimestre ci sarà un ritiro delle importazioni di Apple dalla Cina per anticipare i dazi. Ci aspettiamo che il management si concentri sull’esposizione produttiva altrove in Asia, ma ricordiamo agli investitori che la maggior parte degli iPhone è ancora prodotta in Cina.
Prezzo delle azioni Apple
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Fair value di Apple
Con un rating di 3 stelle, riteniamo che il titolo Apple sia valutato in linea con la nostra stima del fair value di USD 200 per azione, che implica un multiplo P/E di 27 volte gli utili attesi nel 2025, un multiplo EV/Sales di 7 volte per l’anno fiscale 2025 e un free cash flow yield del 4%. Relativamente alla nostra stima degli utili per l’esercizio 2026, la nostra valutazione implica un multiplo P/E di 23 volte.
Prevediamo una crescita annua media del 7% del fatturato di Apple fino al 2029. L’iPhone sarà il maggior contributore al fatturato nel corso delle nostre previsioni e ci aspettiamo una crescita del 6% del fatturato dell’iPhone nei prossimi cinque anni. Ipotizziamo che questa crescita sarà trainata principalmente dalla vendite unitarie, con modesti aumenti di prezzo. Riteniamo che l’aumento dei prezzi sarà determinato principalmente da uno spostamento del mix verso i modelli Pro più evoluti.
Per saperne di più sulla stima del fair value di Apple.
Economic moat
Assegniamo ad Apple un economic moat di wide (ampio), dovuto agli elevati costi di switch a carico dei clienti, agli asset intangibili e all’effetto rete. A nostro avviso, l’ecosistema iOS di Apple permette di fidelizzare i clienti attraverso funzionalità software e integrazione tra dispositivi diversi come iPhone, Mac, iPad, Apple Watch e altri ancora.
Inoltre, vediamo un’immensa abilità progettuale in Apple, soprattutto grazie alla profonda integrazione di hardware, software e semiconduttori per creare i prodotti migliori del settore. Infine, vediamo un circolo virtuoso tra la ricca base di clienti e il vasto ecosistema di partner sviluppatori di Apple. Queste fonti di vantaggio competitivo generano grande redditività e ritorni sul capitale investito. A nostro avviso, Apple può sfruttare queste fonti del moat per ottenere profitti costanti nei prossimi 20 anni.
Per saperne di più sull’economic moat di Apple.
Questo articolo è stato redatto da Gautami Thombare.
L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
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