Etra lancia in Italia Emerging Income

La Consob ha autorizzato Etra Global Sicav al collocamento in Italia di un nuovo comparto obbligazionario ad alto rendimento sui mercati emergenti

Germana Martano, 12/04/2001 | 16:36
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Etra Gobal sicav, società a capitale variabile di diritto lussemburghese istituita nel 1997 da Etra sim, ha ottenuto dalla Consob l’autorizzazione al collocamento in Italia del comparto obbligazionario Etra Emerging Income, già quotato in Lussemburgo dal 14 dicembre 2000.

Il nuovo comparto sarà collocato in Italia a partire dal 23 aprile 2001, dopo aver ottenuto il deposito Consob in data 6 aprile 2001, attraverso la rete di distributori istituzionali che hanno firmato un accordo di commercializzazione con la Sicav, tra cui Banca Brignone, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Popolare di Luino e Varese, Copernico Sim, Fundstore, Fundsworld (Gruppo Intesa), OnBanca, Online Sim, Selftrade e Twice Sim, oltre che dai promotori finanziari di Etra sim.

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Etra Emerging Income è un comparto specializzato in investimenti obbligazionari ad alto rendimento sui mercati emergenti e prevede la collaborazione nella gestione del portafoglio di Darby Overseas Investments Ltd, società statunitense di emanazione privata, creata nel 1994. Etra Emerging Income seleziona titoli obbligazionari emessi da governi, enti governativi o aziende appartenenti ai paesi emergenti. Strumento principe di Etra Emerging Income sono i Brady Bonds, titoli obbligazionari denominati in dollari USA, emessi dai paesi in via di sviluppo (prevalentemente America Latina) e garantiti da emissioni a zero coupon emesse dal Tesoro Americano. Il comparto si pone come obiettivo di rendimento il superamento dell’EURIBOR del 4% su base annua.

L’importo minimo di sottoscrizione è stato fissato a 2.000 €, con investimenti successivi di almeno 1.000 €. Le commissioni di ingresso possono arrivare fino al 3% del patrimonio investito, ma ciascun collocatore ha la possibilità di applicare agevolazioni fino all’abbattimento totale della commissione di entrata. La sicav non richiede spese di uscita o di switch. E' prevista invece una commissione di gestione pari all’1,5% del patrimonio investito nel comparto.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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