Chi oggi ha in portafoglio un fondo azionario di Euromobiliare si starà domandando chi, da un mese a questa parte, gestisce i suoi soldi. La domanda è lecita, visto che è oramai un mese che su tutti i giornali si legge del trio di gestione fuoriuscito. Nicola Ricolfi, ex direttore degli investimenti e gestore diretto del fondo Euromobiliare risk fund, Carlo Gentili, gestore storico di Euromobiliare Capitalfit, Alessandro Michahelles, gestore azionario –a cui ieri si è aggiunto anche Stefano Turba, direttore generale di Banca Euromobiliare dal 1997- proprio ieri hanno presentato la loro nuova società di gestione, Nextam. E il mercato, visti i risultati brillanti del trio –anche il rating Morningstar ha premiato con cinque stelle sia il fondo Risk fund sia Capitalfit sia Euromobiliare azioni
italiane- non può che fare l’in bocca al lupo ai tre!
Per i risparmiatori che ad oggi hanno i propri risparmi investiti in fondi di Euromobiliare il gruppo Credem ha annunciato che l’incarico di amministratore delegato ad interim è stato affidato a Fulvio Albarelli, 44 anni, laureato in economia e già direttore generale della società, in passato presidente di Sogesfin, la ex società di gestione del gruppo Credem. Spiega inoltre che il team di gestori, otto in tutto, vede due money manager impegnati sui fondi azionari, che il gruppo sta cercando gestori sul mercato dello stesso profilo del trio fuoriuscito e che la ricerca è vicina alla conclusione. Ma il gruppo non rivela i nomi dei gestori operativi nel controllo e nella gestione dei fondi azionari abbandonati dal trio.
Il comportamento di Euromobiliare, oggetto delle attenzioni del mercato in questi giorni per la peculiarità degli eventi accaduti, non si discosta però di molto da quello di molte società di gestione in Italia. Conoscere il dettaglio dei componenti dei team di gestione a cui ormai milioni di risparmiatori affidano i propri risparmi è, ancora oggigiorno, un’impresa epocale. La trasparenza diminuisce, poi, all’aumentare delle dimensioni del patrimonio gestito. Società anche di rilevo, come Fideuram o Bipiemme, che vantano un patrimonio in gestione rispettivamente di 34.207 milioni di euro e 10,276 milioni di euro –ai dati di fine aprile- proprio in questi giorni hanno rifiutato a Morningstar il dettaglio del team di gestori. Rilasciare queste informazioni, hanno spiegato, non rientra nella politica del nostro gruppo. Ma qual è allora la politica nei confronti dei risparmiatori?
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