egati ai beni di consumo hanno sovraperformato il mercato.
Per chi allora vuole scegliere un fondo che a sua volta investe in settori non soggetti alla recessione, la strada migliore è quella di volgere lo sguardo ai fondi che investono su questi settori difensivi. Si considerino ad esempio i 43 fondi autorizzati alla vendita in Italia che investono nei settori medico e farmaceutico, inglobati da Morningstar in una relativa categoria di appartenenza: negli ultimi mesi tutti hanno mostrato performance positive e sugli ultimi tre mesi solo il 35% di questi fondi ha ottenuto rendimenti negativi. Un simile andamento lo hanno avuto i fondi che investono prevalentemente in beni durevoli: da inizio anno ad oggi il 96% di questi fondi ha ottenuto performance positive. Se confrontati con i fondi specializzati sui settori finanziario e tecnologico, appare evidente la funzione difensiva dei fondi che investono in beni durevoli. Sebbene siano ben più numerosi dei fondi Azionari Medico-Farmaceutico, solo quattro su dieci fondi specializzati sulla finanza hanno ottenuto rendimenti positivi da inizio anno. I fondi tecnologici non hanno fatto meglio, mostrando solo nel 45% dei casi livelli di performance positivi.
Quanto ai fondi che investono nei settori beni durevoli e beni primari, hanno mostrato performance di rilievo rispetto a quelle conseguite da altri fondi specializzati settorialmente. Su tre mesi solo uno dei 24 fondi che investono nel settore dei beni durevoli ha avuto una performance negativa e un andamento simile hanno mostrato i nove fondi che investono prevalentemente nel settore dei beni primari: di questi fondi, la maggior parte investe in Giappone, in beni come macchine, cibo e abbigliamento.
Attenzione, però: il fatto che questi fondi hanno guadagnato negli ultimi mesi può renderli potenzialmente vulnerabili a un ulteriore indebolimento dell’economia. Prima di investire solo in fondi di settori che resistono a una potenziale recessione, bisogna quindi sempre controllare l’esposizione settoriale del proprio portafoglio, utilizzando anche nelle pagine di questo sito strumenti come My Portfolio. E’ naturale voler proteggere il proprio portafoglio se ci si aspetta una recessione, ma non è certo che questa arriverà: cambiare dunque l’esposizione del proprio portafoglio ha senso, ma solo se è fatto con misura. La storia, al proposito, insegna qualcosa! Nel 1997, e ancora nel 1998, molti investitori si aspettavano la recessione…che non arrivò. E chi aveva comprato fondi che investivano in settori resistenti alla recessione ottenne performance inferiori rispetto agli ottimisti che si erano posizionati su tutti i settori. Meglio allora un portafoglio diversificato!
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