Gpf, quali strumenti per la fund selection

Continuano a incontrare il favore dei sottoscrittori, ma le gpf sono uno strumento finanziario composito da costruirsi secondo un processo metodologico accurato che garantisca i risultati nel tempo. Fattore critico è la selezione dei fondi che non sempre avviene secondo criteri omogenei.

Dario Castagna, 27/06/2001 | 13:13
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Si è tenuto ieri a Milano il convegno organizzato da Iside (Istituto internazionale di Documentazione Economica), che ha affrontato le spinose tematiche relative alle gestioni finanziarie personali, prodotti che sempre più piacciono ai sottoscrittori dalle elevate disponibilità, perché offrono una gestione personalizzata del proprio patrimonio senza l’onere di scelta dei fondi sui quali investire.

Le gpf offrono inoltre la possibilità di costruire un portafoglio fondi ben diversificato e, suddividendo tra vari fondi l’esposizione complessiva del portafoglio, aprono la via anche a investimenti effettuati nelle aree a maggior rischio. Inoltre se l’ampiezza del mandato lo permette, i gestori possono effettuare una efficace rotazione del portafoglio per sfruttare i mutamenti del mercat

o. Tuttavia per i clienti le GPF nascondono spesso l’insidia del doppio costo: le commissioni per la sgr che gestisce il portafoglio individuale e quelle che remunerano la società di gestione dei singoli fondi in portafoglio.

La fund selection rappresenta pertanto il fattore chiave per il successo delle gestioni in fondi e costituisce un processo composito e da gestire con metodo. Gli strumenti a disposizione sono vari, dall’ormai diffuso indice di Sharpe, agli indicatori di Sortino e il Risk Adjusted Rating di Morningstar. L’elemento determinante –ha sottolineato il relatore del convegno Claudio Izzo- è l’omogeneità del confronto a cui si applicano questi strumenti. È cioè necessario che la comparazione avvenga tra fondi con politiche di gestione effettivamente omogenee e le categorie attribuite da Assogestioni, sempre secondo Izzo, non sembrano in grado di svolgere questo compito con l’adeguata accuratezza.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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