Dal 9 luglio Finanza & Futuro banca ha avviato la distribuzione di una nuova gestione patrimoniale in fondi comuni e Sicav multibrand, denominata F&F Multi Cam (Capital asset management). I fondi e le Sicav della nuova gpf sono scelti sia tra i prodotti di Finanza & Futuro sia tra quelli di numerose società di gestione internazionali: Dws, Morgan Stanley, Schroder, Bnp Paribas, Credit Suisse, Abn Ambro, Ubs, Merril Lynch, Jp Morgan, Ing Investment Management, Frankling Templeton Investments, Fidelity Investments.
Il servizio è caratterizzato da tre linee di gestione differenziate per il livello di rischio e per la componente azionaria: linea evoluzione -con azioni al massimo pari al 50% del portafoglio-, linea crescita -le azioni sono massimo l'80%- e linea sviluppo -la più aggress
iva fino al 100% investita in azioni.
"Le nuove gpf", spiega la società in un comunicato, "utilizzano un rigoroso processo d'investimento che individua le società di gestione con le migliori aspettative di performance. I criteri adottati sono: la copertura dei mercati internazionali -per aree geografiche, per settori e per stile di gestione-, l'ampiezza dell'offerta, il rating dei fondi. In particolare il processo di selezione prevede tre distinte fasi: l'individuazione del peso delle diverse classi di attività -azioni, obbligazioni, liquidità-, la definizione del peso degli investimenti nelle diverse aree geografiche e, infine, l'individuazione dei fondi e delle Sicav da inserire in portafoglio.
La gestione delle diverse linee di F&F Multi Cam, promossa da F&F fiduciaria sim, è delegata a Deutsche asset management, la società del gruppo Deutsche Bank specializzata nei servizi di gestione del risparmio che ha progettato il processo d'investimento che conduce all'individuazione e alla selezione dei fondi da inserire in portafoglio.
Il target di clienti a cui è rivolto il servizio è di livello medio-alto. Per tutte le linee l'importo minimo di sottoscrizione è pari a 150 mila euro con versamenti minimi successivi pari a 5 mila euro. Le commissioni di gestione variano da un minimo dell'1,2% a un massimo dell'1,5% mentre non sono previste né commissioni d'entrata né di uscita né di incentivo.
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