Per Bob Michele, il gestore dei due comparti Schroders, i nuovi benchmark aiutano meglio dei precedenti a riflettere la composizione del mercato obbligazionario Usa. “Il continuo riacquisto di debito emesso dal Tesoro tramite il debito governativo”, ha commentato il money manager, “e la crescente mole
di emissioni di debito societario su scala mondiale stanno avendo un forte impatto sul mercato obbligazionario mondiale. Se negli Usa il processo era già avviato da tempo, anche nella zona dell’euro oramai il trend è simile: I bond non governativi contano per il 33% del mercato”. L’impatto sul mercato dei fondi, secondo Michele, è importante: per i comparti obbligazionari l’ampliamento dell’universo degli investimenti consentirà di meglio raggiungere il ritorno atteso. Di conseguenza, l’enfasi da sempre posta sulle valute come leva per meglio performare per questi fondi diminuirà.
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