Parvest punta sul tech e i corporate bond

Cresce la gamma dei comparti con il settoriale World technology e l’obbligazionario European corporate bond. A gestirli Véronique Meynard e Christophe Auvity.

Germana Martano, 26/07/2001 | 11:28
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Due nuovi comparti arricchiscono la gamma Parvest: lanciato il 12 luglio, Parvest world tecnology è un nuovo comparto settoriale focalizzato sulle società attive nelle tecnologie informatiche, mentre Parvest european corporate bond, lanciato il 17 luglio, è mirato sul mercato europeo delle obbligazioni societarie.

World technology investe in azioni di società operanti nel settore delle tecnologie applicate al settore dell’informatizzazione: il suo orizzonte d’investimento spazia dalle società produttrici di componenti ottiche, semiconduttori e materiale informatico alle imprese di componentistica e agli operatori telecom, fino a includere gli editori di sofware e le società di servizi informatici. “Questo periodo”, spiega la società in un comunicato, “appare particolarmente adatt

o per investire in questo settore: lo scoppio della bolla speculativa, che si era formata a partire dal 1999, ha permesso di risanare il mercato, che offre ormai l’opportunità di scegliere titoli di qualità a prezzi attraenti. Infine, se è vero che l’e-business avesse suscitato un entusiamo eccessivo, esso tuttavia racchiude un potenziale reale di sviluppo che dovrebbe concretizzarsi in pieno entro i prossimi tre anni”.

European corporate bond investe in obbligazioni con rating uguale o superiore a BBB di Standard & Poor’s o a Baa3 di Moody’s; obiettivo minimizzare il livello di rischio, offrendo nel contempo rendimenti potenzialmente superiori ai titoli di Stato. “Il mercato delle obbligazioni societarie registra attualmente una forte espansione”, spiega una nota della società, “e l’entrata in vigore dell’euro ha provocato un fortissimo aumento delle emissioni, permettendo l’apertura dei mercati nazionali e l’emergere di un vero mercato europeo per questa categoria di obbligazioni. Dal 1999 il volume delle emissioni è dell’ordine di 300 miliardi di euro l’anno; attualmente il mercato obbligazionario europeo delle obbligazioni societarie si attesta a quasi 2.000 miliardi di euro. Il suo potenziale di crescita resta comunque forte, in quanto procede il processo di disintermediazione bancaria e le imprese sono sempre più propense a finanziarsi sul mercato obbligazionario”.

A gestire il World technology c’è Véronique Meynard; per European corporate bond il money manager è Christophe Auvity.

Per quanto riguarda le commissioni, i due fondi prevedono due soluzioni alternative: o una commissione di sottoscrizione negoziabile tra lo 0 e il 5% e una di gestione pari all’1,5% per l’azionario e allo 0,75% per l’obbligazionario; oppure una commissione in uscita negoziabile tra lo 0 e il 5% e una di gestione del 2,25% per l’azionario e dell’1,25% per l’obbligazionario. In entrambi i casi è prevista una commissione di switch tra lo 0 e l’1%; non previste invece le fee di performance.

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