vanno incontro anche a spese di ingresso o di uscita più costose perché relative a un periodo di investimento più breve, anche solo di qualche mese anziché di anni. Come raggiungere allora rendimenti consistenti con queste esigenze? Trovare un fondo che offra guadagni migliori della media offerta dai fondi obbligazionari diventa un compito a dir poco arduo.
Niente panico. Uno strumento a sostegno di questo tipo di investimento lo si trova su questo sito: è il Fund Selector, che consente di scovare quei fondi che hanno soddisfatto, in passato, ai criteri personali di scelta. Si tratta di un motore di ricerca che spazia su tutti i fondi distribuiti alla vendita in Italia, sia di diritto italiano sia esteri, con criteri multipli di scelta utilizzabili contemporaneamente. Partendo dai dati “anagrafici” del fondo, si possono scegliere la società di gestione, la categoria Morningstar del fondo, la valuta in cui è espresso, il domicilio della sgr e la commissione di gestione applicate. Ma non solo: sono disponibili per l’utilizzo i criteri di rendimento su diversi orizzonti temporali fino ai tre anni, il livello di rischio sintetizzato in indicatori come la deviazione standard e l’indice di Sharpe e, naturalmente, il Rating Morningstar. Per scegliere l’area di investimento o per individuare un fondo settoriale, si può impostare tra i criteri di ricerca il settore su cui il fondo investe in misura prevalente come anche l’area geografica su cui si focalizza. Una volta impostati tutti questi criteri diventa più facile restringere la ricerca a quei fondi che meglio promettono di soddisfare le proprie esigenze.
Ebbene, da una selezione così impostata, i risultati mostrano una predominanza di fondi obbligazionari che soddisfano i criteri predefiniti, anche se è sempre bene ricordare che quel che vale per il passato non necessariamente varrà in futuro. Dei 144 fondi che soddisfano contemporaneamente i criteri impostati solo tre sono azionari e cinque bilanciati. Chi per un motivo chi per un altro, però, questi fondi azionari presentano alcuni limiti per il risparmiatore di breve periodo. Il fondo Henderson horizon european property securities ha ottenuto sì rendimenti positivi negli ultimi tre anni ma è praticamente inaccessibile alla maggiore parte di risparmiatori perché prevede un investimento minimo di 100 mila euro. Si tratta inoltre di un fondo specializzato su titoli del settore immobiliare, per definizione quindi anticiclici rispetto all’andamento del mercato, ovvero con rendimenti poco soddisfacenti quando le Borse si muovono al rialzo: è perciò che questo fondo non sembra una buona scelta per gli investitori di breve che vogliono sostenere livelli di rischio bassi, perché una volta partito il rialzo di Borsa il fondo non promette di offrire performance stellari. Diverso il problema che incontra il risparmiatore di breve con il fondo Vontobel Us value, che presenta una deviazione standard, e cioè una misura della dispersione del rendimento attorno alla media e quindi un indicatore di quanto è ampia l'oscillazione dei rendimenti di un fondo, superiore al 20%. Investire su un fondo con una deviazione standard elevata significa che si incorre tanto nell’opportunità di rendimenti elevati quanto nella possibilità di perdere molto: non appare quindi la scelta migliore per gli investitori che agiscono su un orizzonte temporale d’investimento breve.
Quanto ai cinque fondi bilanciati le commissioni elevate e i rendimenti più contenuti rispetto ai fondi azionari -dallo 0 all’8% annuale-, si distingue il Parvest conservative Usd classic, i cui rendimenti sono sempre stati positivi negli anni, compresi tra il 2,7% e il 27,1% se si guarda alla storia dal 1996. Nel complesso, il portafoglio investe un massimo del 20% sui titoli azionari e la restante parte sugli obbligazionari con una durata da uno a tre anni. Secondo il gestore, Pierre Pradignac, l’investitore target di questo fondo è un cliente privato o istituzionale con un obbiettivo d’investimento da raggiungere minimo in un anno.
Degli altri fondi la maggioranza, oltre 100, investe principalmente sulle obbligazioni americane ed europee, ma nonostante il focus dell’investimento sia su un mercato meno remunerativo, come l’obbligazionario, alcuni di questi prodotti hanno mostrato un rendimento spettacolare durante gli anni. Uno per tutti è il Vontobel Us dollar bond fund, che ha ottenuto rendimenti sempre positivi negli ultimi cinque anni, segnando un guadagno medio del 12,5%. Il suo profilo di rischio è basso -la deviazione standard è dell’8,75%- e le commissioni di gestione ammontano allo 0,65% annuale. Un fondo utile dunque per quei risparmiatori che desiderano incrementare il proprio investimento iniziale, mantenendo allo stesso tempo un livello di rischio contenuto.
Che i fondi obbligazionari servano dunque a proteggere i propri investimenti sostenendo un livello minimo di rischio e rinunciando però a rendimenti interessanti non sembra poi così tanto vero. Se un risparmiatore interessato alla performance nel breve sceglie accuratamente può anche trovare fondi obbligazionari che si sono distinti all’interno della loro categoria, mantenendo allo stesso tempo un livello accettabile di rischio e commissioni che non superano la media. Anche se i fondi obbligazionari non sono così eccitanti come le loro controparti azionarie, possono anche offrire vantaggi sul breve termine.
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