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Il pagamento degli interessi è strutturato in modo da compensare gli investitori della perdita del potere di acquisto del denaro investito. Ad esempio, se 100 euro è l'ammontare prestato oggi all’emittente dell’obbligazione, il rimborso terrà conto dell'inflazione che è stata registrata
nel periodo di tempo in cui il risparmiatore ha tenuto investito il suo denaro, oltre al guadagno addizionale che remunera il suo investimento. Per esempio, se l'inflazione ha un tasso di crescita del 2,5% annuo, un risparmiatore che desidera un ritorno del 4,5% deve comprare un’obbligazione che garantisca un coupon rate del 7%.
La vendita di un titolo obbligazionario
Un gestore che mantiene l’obbligazione fino alla maturità conosce con certezza -fatta salva l’eventualità di default dell’emittente- il capitale che riceverà e quindi il rendimento finale del suo investimento. Ma può anche decidere di vendere il titolo sul mercato prima della scadenza, a un prezzo che in questo caso non sarà fisso, ma dipenderà da una serie di fattori quali il livello corrente dei tassi di interesse che influiscono sulla domanda del mercato.
Il tasso di rendimento per il quale un operatore sarà disposto a comprare un’obbligazione sul mercato è dato dal costo opportunità di pagare oggi per ricevere in cambio un flusso di denaro – dato dalle cedole più la restituzione del costo pagato dall’obbligazione alla scadenza.
Esiste un rapporto inverso tra tasso e prezzo. Se i tassi di interesse scendono a seguito di manovre di politiche monetarie, i prezzi delle emissioni precedenti diventano più allentanti perché garantiscono rendimenti più elevati rispetto alle nuove emissioni. I prezzi in tal caso aumenteranno, ma il tasso di rendimento di conseguenza scenderà.
Il rischio della moneta
Un altro fattore che influenza il rendimento di un investimento obbligazionario è il rischio della moneta in cui esso è espresso. I risparmiatori italiani possono comprare bond e fondi obbligazionari denominati in tutte le valute mondiali, anche se le più comunemente utilizzate sono l'euro, il dollaro e la sterlina.
I fondi denominati in una moneta diversa da quella usata correntemente dal sottoscrittore sono esposti a un rischio ulteriore. Essi saranno influenzati non solo dal rischio di credito dell'emittente, ma anche dalle variazioni del valore della moneta che possono impattare anche significativamente sul rendimento totale.
I movimenti del gestore
I gestori guardano sempre in avanti rispetto alla situazione attuale. Pertanto, anche se le notizie finanziarie provenienti dal fronte degli utili societari non sono molto rassicuranti, se il gestore ritiene che le prospettive economiche future siano buone, può decidere di acquistare un titolo corporate, cioè l'obbligazione emessa da una società anziché da un organismo statale, rispetto a questo meno sicuro, ma più redditizio.
Al contrario, se il gestore pensa che nel futuro la situazione debba peggiorare può optare per obbligazioni garantite mentre i prezzi sono ancora convenienti.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.