2002, l’anno del consolidamento

E’ quanto credono i money manager che hanno risposto all’European Fund Trends condotto da Morningstar in Europa tra le più grandi società di gestione europee.

Germana Martano, 01/02/2002 | 17:25
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Anche se il 2001 si è concluso con una nota positiva, mercati in crescita nell’ultimo trimestre, è stato comunque un anno difficile. La maggior parte dei mercati ha continuato nel suo trend al ribasso intrapreso nel corso del 2000 e chi investiva in fondi ha cominciato a guardare a lidi più sicuri per i propri risparmi. In tal senso parlano i dati resi noti dall’Autif, l’associazione che riunisce gli asset manager in Uk: le vendite di fondi azionari sono scese dall’81% del totale nel 2000 al 71% del 2001 e di converso sono salite quelle dei fondi obbligazionari dal 12% al 19%.

Oggi però i gestori di fondi sono più ottimisti rispetto a fine dicembre 2001 sul futuro a un anno dei mercati azionari: il 96% pensa che il 2002 sarà l’anno dell’equity, in crescita in confronto al 93% di d

icembre. E’ quanto crede il campione di ben 52 società di gestione europee, le più grandi per asset in gestione, che Morningstar Europe ha intervistato a gennaio nell’ormai consueto European Fund Trends. L’indagine, svolta dalle sedi locali di Morningstar in Italia (9 società), Danimarca (6), Francia (6), Germania (6), Gran Bretagna (8), Norvegia (3), Olanda (6), Spagna (6), Svezia (2), illustra i trend dell’industria del risparmio gestito nel Vecchio Continente e le attese dei money manager sull’andamento dei mercati nei successivi 12 mesi. Le società interpellate gestiscono in media 51 miliardi di euro e hanno in batteria 105 fondi.

Nei prossimi 12 mesi il 92% delle società intervistate lancerà nuovi fondi, per lo più azionari o bilanciati. Solo il 15% del campione parla di fondi tradizionali: il 2002 sarà caratterizzato prevalentemente dal lancio di fondi hedge o comunque di prodotti alternativi.

Quanto all’industria del risparmio gestito l’80% del campione ritiene che il proprio Paese registrerà nei prossimi 12 mesi una grande attività di fusioni e acquisizioni nell’industria dei fondi: le differenze nelle risposte sono forti da Paese a Paese e, stando al campione intervistato, la maggiore attività di merger and acquisition la registreranno soprattutto Spagna e Italia.

Per quel che riguarda i settori di investimento le società continuano a essere positive sul tmt , con il 58% del campione che si dice convinto che quello dei tmt (tecnologia media e telecom) sarà il settore meglio performante dei prossimi 12 mesi. Quanto alle aree geografiche il Giappone continua a essere il meno preferito, mentre i mercati favoriti restano l’Asia ex Japan e l’Europa.

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