Da Kaìros il primo hedge puro

Già chiesta l'autorizzazione, il fondo avrà Goldman Sachs come prime broker e IntesaBci come banca depositaria.

Maria Grazia Briganti 25/02/2002 | 19:44
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Kaìros fa da apripista ai primi hedge funds di diritto italiano. Superate le difficoltà tecniche del prime broker, l’intermediario che anticipa il denaro e i titoli quando si vende allo scoperto, compito affidato a Goldman Sachs, e della banca di custodia, l’istituto che valuta gli asset, produce il Nav e custodisce i titoli, in questo caso IntesaBci, la società guidata da Paolo Basilico ha avviato le richieste formali alla Banca d’Italia lo scorso 5 febbraio.

“Il lancio dovrebbe avvenire nel giro di tre-quattro mesi”, conferma l’a.d. della società in un incontro con la stampa. Sarà un long/short equity globale che, secondo le previsioni, dovrebbe iniziare con 20-30 milioni di euro di raccolta, per proseguire fino a un centinaio di milioni di euro. Non si tratta, quindi, di un in

vestimento per grandi masse, ma si rivolgerà a investitori retail o privati assimilabili al retail, “dal momento che”, commenta Basilico, “gli istituzionali sono più incentivati a investire off-shore”.

Come ha commentato l’amministratore della società, “l’industria degli hedge fund è ancora piccola, ma in forte crescita, e il rischio connesso è del verificarsi in Italia di una bolla nel settore, visto che entro i prossimi 12 mesi tutte le società principali avranno una gestione alternativa e gestiranno un fondo di fondi hedge”. Diversamente accadrà per gli hedge fund puri: le piccole realtà difficilmente spingeranno su un prodotto di questo tipo, non destinato al mass market e per il quale è necessaria una maggiore esperienza.

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Maria Grazia Briganti  è stata editor & analyst di Morningstar Italy

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