I ricercatori dell’Osservatorio hanno infatti riportato un’analisi comparata condotta tra l’Ethical Index Global e l’indice MSCI World, che dimostra la superiorità dei rendimenti del primo su vari orizzonti temporali. “A tre mesi l’indice etico limita i danni a una perdita del
2,27% contro il 2,92% del benchmark; a sei mesi è positivo del 7,62% contro il 4,44% dell’indice generalista” recita lo studio “a un anno gli indici tornano negativi, ma con quello etico a -1,12% contrapposto al -3,67% dell’altro; a tre anni, infine, divergono anche i segni, con il benchmark a -16,76% e l’indice etico a +9,35%”.
Sempre nel corso del Convegno, Finetica ha presentato il suo Manifesto, che raccoglie i principi secondo i quali un investimento può essere definito etico, superando gli aspetti speculativi e di marketing connessi a un’eventuale eticità solo di facciata e non tradotta nella politica di investimento.
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