Per quanto riguarda i titoli di Stato, i gestori continuano a preferire le emissioni a più breve scadenza, aumentando l’esposizione in BoT al
4,84% a scapito dei Btp (che pesano per il 15,73%). Aumenta anche il peso delle emissioni a tasso variabile (i Cct pesano per l’8,31%) e di altre obbligazioni italiane. In particolare, sono stati i fondi di liquidità a ridurre l’esposizione sui Btp per aumentare quello sui Cct. Nel complesso, la componente dei titoli di Stato è aumentata leggermente per arrivare al 30,89% (rispetto al 29,95% di aprile), mentre l’investimento in bond esteri è sceso leggermente.
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