Le attese
Molti money manager hanno migliorato le loro stime sul Giappone durante gli ultimi due mesi, forse anche alla ricerca di un’alternativa in un momento in cui quasi tutte le
altre Borse mondiali sono tornate vicino ai minimi di settembre. Rispetto al mercato Usa, Tokyo sembra relativamente più attraente e meno sopravalutata.
Però, dopo 12 anni di deterioramento, il miracolo giapponese di lungo termine non appare più realistico agli occhi di molti operatori. La crescita economica del primo trimestre è stata nell’ordine di poco più dell’1% e i profitti societari sono rimasti deboli. Gli investitori restano piuttosto concentrati sulle vicende politiche, che vedono Koizumi alle prese con gli anti-riformisti del primo partito, il Ldp.
Lo scenario
Nonostante la ripresa sostenuta da inizio anno, l’indice Msci Japan ha guadagnato solo il 18% in yen dai minimi degli ultimi 16 anni dello scorso 6 febbraio. Gli ottimisti si aspettano molto di più e con il sentiment sul lungo termine ancora debole, non c’è dubbio che esiste ancora un buon potenziale di rialzo. Attenzione però, perché i problemi economici dell’ultimo decennio non sono stati ancora risolti.
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