In molti pensano che il Bovespa sta risalendo perché ha ormai scontato al 100% la vittoria di Lula
e che i mercati aspettano solo di vedere i suoi primi provvedimenti per giudicarne la politica economica. Proprio in settimana Lula e alcuni suoi collaboratori hanno rassicurato gli ambienti finanziari promettendo che il Governo farà ogni sforzo necessario per tenere in equilibrio i conti pubblici e che appoggerà le proposte sul piatto per lo sviluppo del mercato dei capitali brasiliani.
Non dà tregua la crisi economica in Venezuela, generata dalla discesa del prezzo del petrolio a 27 dollari al barile. In settimana il Ministro delle finanze ha annunciato che il Prodotto interno lordo del 2002 sarà in calo del 4,5-5% e che il Paese corre il rischio di una forte recessione, tutto questo mentre la Confindustria locale ha cominciato a raccogliere firme per ottenere elezioni anticipate e alcuni alti ufficiali dell’esercito, già coinvolti nel tentativo di golpe dell’aprile scorso, hanno chiesto le dimissioni del Presidente Hugo Chavez.
I sei fondi azionari di diritto italiano che investono in Sud America questa settimana hanno guadagnato il 5,2%, quelli esteri il 5,9%.
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