Novembre in flessione per le reti

L’intermediato scende rispetto ad ottobre, mentre la raccolta netta del risparmio gestito torna positiva dopo due mesi di valori negativi. Sono i risultati resi noti da Assoreti.

Alessandro Simone, 30/12/2002 | 16:52
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Novembre si è chiuso con volumi intermediati in leggera flessione per le reti. L’attività di collocamento fuori sede di prodotti e servizi di investimento è stata pari a 10.282,4 milioni di euro contro i 10.612,2 milioni di ottobre. Il calo è ancora una volta imputabile al risparmio gestito, che ha registrato volumi per 3.922,2 milioni di euro (38,2% del totale). L’operatività in titoli si è attestata a quota 6.276,7 milioni (61% del totale), mentre per gli altri prodotti e servizi il collocato è stato di 83,4 milioni (0,8% del totale).

E’ invece tornato ad essere positivo dopo due mesi il flusso di raccolta del risparmio gestito, che è stato di 385,5 milioni di euro, portando la raccolta netta complessiva a 819,9 milioni di euro, con un incremento del 56,7% rispetto ad ottobre.

Quanto al risparmio amministrato, i flussi netti sono stati di 434,3 milioni di euro, in contrazione rispetto al mese precedente. La voce principale è stata la raccolta in titoli con 248,7 milioni di euro, seguita dai conto correnti (185,6 milioni di euro).

Nel comparto del risparmio gestito, fa sapere la nota di Assoreti, si sono messe in luce le gestioni patrimoniali in fondi, che hanno quasi raddoppiato l’intermediato rispetto ad ottobre, raggiungendo i 1.092,8 milioni di euro, mentre per gli altri prodotti si è registrata una contrazione. Le sottoscrizioni degli Oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio) sono state di 3.509 milioni di euro e la raccolta netta (311,1 milioni di euro), è stata superiore a quella degli altri canali distributivi. In particolare, sia reti che sportelli bancari hanno registrato riscatti nei fondi azionari, ma le prime hanno collocato più prodotti obbligazionari, i secondi più fondi di liquidità.

La movimentazione complessiva in titoli è stata di 3.833,6 milioni di euro per i titoli azionari e di 1.146,1 milioni per titoli di Stato e obbligazionari. Il flusso di raccolta netta in titoli ha confermato la preferenza per gli azionari (341 milioni di euro), seguiti dai titoli di Stato e obbligazionari (31 milioni di euro), mentre gli strumenti monetari hanno continuato a registrare un valore negativo. L’operatività in titoli, ha fatto sapere Assoreti, ha inciso per circa il 35% delle transazioni complessive sui titoli effettuate in novembre.

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