Il sollievo derivante dal mancato collasso insieme con un la crescita del Prodotto interno lordo sostenuta nel primo trimestre, hanno consentito alla Borsa di essere la migliore anche nel secondo trimestre – mentre il World index ha perso il 10%, l’MSCI Japan ha guadagnato il 7% (in dollari). Le azioni giapponesi hanno registrato performance relative buone anche nei successivi tre mesi, con il -12% del listino (con
tro il –19% dell’MSCI World). Così, dopo nove mesi, l’MSCI Japan in dollari perdeva il 6% contro il calo delle Borse mondiali del 26%.
Nonostante tutto, la performance relativa delle azioni giapponesi nell’anno (-11% in dollari) è migliore di quella mondiale (-21%). Per chi ha investito nell’area ma non in dollari, la caduta del biglietto verde ha però parzialmente eroso questo risultato: l’MSCI Japan in euro è stato fotografato sul finire a –24% contro il –33% dell’MSCI World in euro.
Questo risultato, e cioè la forza relativa del listino giapponese rispetto alle Borse mondiali, nonostante la mancata crescita economica e lo stallo politico, mostra quanto forte fosse il pessimismo all’inizio dell’anno. L’arretramento delll’ultimo trimestre, inoltre, potrebbe anche preludere a un buon 2003, in caso di buone notizie.
Outlook
Tuttavia, gli economisti sono abbastanza concordi nel ritenere che se il Governo avvierà le necessarie riforme strutturali ci vorrebbero comunque ben più di un anno per vederne gli effetti positivi.
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