Si chiama Beta1, la prima famiglia di Etf (Exchange traded fund) promossa da una società di gestione italiana. A lanciarla è Nextra investment management (gruppo IntesaBci), che ha quotato sul Mercato telematico dei fondi (Mtf) italiano due comparti: ß1-Msci Euro, che replica l’indice Msci dell’area euro, e ß1-Ethical Index Euro, che ha come benchmark l’omonimo indice etico elaborato da E.Capital Partners, società di consulenza finanziaria. Per entrambi, il market maker ufficiale è Caboto IntesaBci sim.
Le azioni ß1 possono essere acquistate dagli investitori privati attraverso Intesatrade, il servizio di investimenti online del gruppo, altri intermediari autorizzati (banche e sim) ad operare sulla Borsa italiana, o presso Nextra investment management. La struttura commissionale p
revede un’unica voce di costo, che è pari allo 0,62% annuo per il ß1-Msci Euro e allo 0,92% annuo per il ß1-Ethical Index euro. A ciò si aggiungono le commissioni di negoziazione applicate dall’intermediario presso il quale si compra l’Etf.
Per Giovanni Landi, amministratore delegato di Nextra, si tratta di Etf di seconda generazione per la struttura, i meccanismi di funzionamento e la trasparenza. Beta1 è un umbrella fund di diritto irlandese, composto da più comparti, ciascuno dei quali replica un indice. Il meccanismo messo a punto da Epsilon sgr, società del gruppo IntesaBci, permette di limitare il tracking error, grazie anche alla possibilità di sottoscrizioni e rimborsi in natura, ossia attraverso il paniere di titoli che compongono l’indice. Infine, l’andamento del fondo può essere seguito continuamente grazie alla pubblicazione di un Nav indicativo aggiornato real time.
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