Dicembre magro per le reti

Incertezza dei mercati, scadenze fiscali e festività natalizie hanno rallentato l’attività di collocamento fuori sede di prodotti e servizi di investimento. Ma il risparmio gestito ha mostrato una maggior tenuta rispetto all’operatività in titoli.

Sara Silano 27/01/2003 | 16:25
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Dicembre è stato un mese magro per le reti, che hanno dovuto fare i conti con un rallentamento dei volumi dovuto, oltre che all’incertezza dei mercati finanziari, anche alle scadenze fiscali di fine anno e alle festività natalizie. L’attività di collocamento fuori sede di prodotti e servizi di investimento è stata pari a 9,7 miliardi di euro, in calo rispetto a novembre, quando era stata superiore ai 10 miliardi.

Il risparmio gestito ha dimostrato una maggior tenuta rispetto all’operatività in titoli. L’intermediazione lorda è stata di 3,7 miliardi di euro contro i 3,9 miliardi di novembre, pari al 38,1% del totale. L’operatività in titoli, invece, è scesa da 6,3 miliardi a 5,7 miliardi (59,4% del totale), mentre l’intermediato per gli altri prodotti e servizi si è attestato a 24

0,5 milioni rispetto agli 83,4 milioni del mese precedente (2,5%).

In particolare, gli Oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio) di diritto italiano hanno superato, anche se di poco, le sottoscrizioni del mese precedente, passando da 1.599 milioni a 1.626 milioni. Anche i prodotti assicurativi, soprattutto le unit linked, hanno registrato una crescita dell’intermediato, che ha raggiunto gli 841 milioni di euro. Per la raccolta titoli, invece, i volumi sono stati in leggera flessione, anche se questo comparto continua a rappresentare la voce più importante nell’operatività delle reti.

La raccolta netta complessiva è cresciuta del 45% rispetto a novembre, portandosi a 1,2 miliardi di euro. Il maggior incremento si è avuto nel risparmio amministrato (691,6 milioni di euro), ma anche il risparmio gestito ha registrato un trend positivo (548,2 milioni di euro), derivante quasi totalmente dalla raccolta dei prodotti assicurativi.

Nel complesso l’intermediato delle reti nel 2002 è stato leggermente inferiore a quello del 2001, attestandosi a quota 115,6 miliardi (120,9 miliardi nel 2001), ripartito in 48,5 miliardi per il risparmio gestito, 65,4 miliardi per la raccolta titoli e 1,7 miliardi per gli altri prodotti e servizi. “Si tratta di risultati molto positivi”, dice in una nota Assoreti, “che mostrano come l’industria delle reti sia riuscita a mantenersi sugli stessi livelli di attività del 2001, malgrado il peggioramento delle aspettative e del ciclo congiunturale registratosi nel 2002”.

Sulla raccolta netta complessiva, che è stata di 16 miliardi di euro, ha inciso soprattutto l’operatività in titoli e sui conti correnti (72,9%), mentre per il risparmio gestito il flusso netto è stato di 4,3 miliardi.

Le sottoscrizioni degli Oicr sono state in dicembre di 3,2 miliardi di euro, pari al 15,5% della raccolta lorda totale del sistema degli Oicr istituiti da operatori italiani, mentre la raccolta netta, con 509,6 milioni di euro, ha rappresentato il 41,5% della raccolta totale del sistema. “Il confronto annuale indica un volume di sottoscrizioni effettuate dalle reti pari a 41,9 miliardi che rappresenta il 14,9% della raccolta lorda registrata nel 2002 dall’intero sistema”, dice la nota Assoreti, “mentre la raccolta netta delle reti, con 2,5 miliardi di euro, è stata, come nel 2001, nettamente superiore a quella degli altri canali distributivi che è rimasta negativa per circa 9 miliardi di euro”.

A dicembre, la movimentazione complessiva in titoli è stata di 3 miliardi di euro per i titoli azionari e di 1,1 miliardi per i titoli di Stato e obbligazionari. Il flusso di raccolta netta in titoli è stato ancora una volta più consistente per i titoli azionari (636,6 milioni di euro), seguiti dai titoli di Stato e obbligazionari (37,3 milioni di euro), mentre gli strumenti di mercato monetario hanno registrato un volume negativo. L’operatività online ha inciso per circa il 27,7% sulle movimentazioni complessive dei titoli effettuate nel mese.

Nel corso del 2002, l’operatività in titoli è stata concentrata soprattutto sulle azioni, con un’intermediazione che ha raggiunto i 29,3 miliardi di euro, contro i 13,6 miliardi dei titoli di Stato e obbligazionari e i 2,7 miliardi degli strumenti monetari. Quanto alla raccolta netta, invece, i flussi sono stati analoghi per equity e bond (oltre 4 miliardi), mentre per gli strumenti monetari il saldo netto è stato negativo per 3,7 miliardi di euro.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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