Le reti tornano su fondi e sicav

Cresce del 6,4% l’intermediato sugli organismi di investimento collettivo (Oicr), in controtendenza rispetto agli altri prodotti di risparmio gestito. Sui dati di Assoreti pesano i processi di fusione tra società.

Sara Silano 26/02/2003 | 15:50
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In gennaio l’attività di collocamento fuori sede di prodotti finanziari e servizi di investimento è stata pari a 8.226,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 9,7 miliardi di euro di dicembre. Ma il dato è rappresentativo solo dell’86,2% del totale intermediato contro il 98% del mese scorso. La bassa rappresentatività dell’informazione è dovuta ai processi di fusione che hanno coinvolto molte società aderenti ad Assoreti, rallentando il flusso informativo per la difficoltà di integrazione dei sistemi di rilevazione.

Nel comparto del risparmio gestito, fondi e sicav si sono mossi in controtendenza rispetto a gestioni patrimoniali, prodotti assicurativi e previdenziali, registrando una crescita del 6,4% rispetto a dicembre. L’intermediazione lorda complessiva del risparmio gestito h

a raggiunto 3.185 milioni di euro (38,7% del totale), mentre l’operatività in titoli si è attestata su 4.904,3 milioni di euro (59,6% del totale), in calo rispetto a dicembre, pur rimanendo la principale voce di operatività per le reti. Infine, per gli altri prodotti e servizi il collocato è stato di 137,1 milioni (1,7% del totale).

L’ammontare complessivo della raccolta netta si è attestato in gennaio a quota 625,5 milioni di euro. Il risparmio amministrato ha registrato un flusso di raccolta molto limitato (12,0 milioni di euro), mentre per il risparmio gestito la raccolta netta, con 613,5 milioni di euro, è stata in crescita del 8,8%, soprattutto per il contributo dei fondi.

Per fondi e sicav il flusso è stato positivo per 701 milioni di euro, pari al 32,4% della raccolta netta totale del sistema di Organismi di investimento collettivo (Oicr) istituiti da operatori italiani. Il contributo maggiore l’hanno dato i fondi obbligazionari e di liquidità (732 milioni di euro), mentre sono proseguiti i riscatti sugli azionari, sia per i clienti delle reti che per quelli degli sportelli bancari.

La movimentazione complessiva in titoli è stata di 2.306,4 milioni di euro per i titoli azionari, di 1.318,1 milioni di euro per i titoli di Stato e obbligazionari e di 100 milioni di euro per gli strumenti monetari. Il flusso è stato positivo per le azioni (71,8 milioni di euro), mentre per le obbligazioni e gli strumenti di mercato monetario la raccolta è stata negativa. L’operatività online ha inciso per circa il 38,9% sulle movimentazioni complessive di titoli effettuate in gennaio.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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